Sulla storia del Pontificato di di Agostino Theiner
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sia possibile, e soltanto per palesare altrui il grande acume e la buona fede de'suoi condottieri.
È realmente Clemente AHI, secondo il raccontare del P. Theiner, sminuito di gloria, o piuttosto non si pare egli da quelle parole maestoso nell'operato suo nell'affare della compagnia di Gesù? Dovrebbero > gesuiti al contrario esser gratissimi all'autore per aver questi, il magisteno ti verità esercitando, manifestato tutto l'operare magnanimo di questo pontefice quanto più poteasi in favor loro. Che Clemente XIII abbia forse per avventura ceduto alquanto troppo alle sue particolari inchnazionj verso la compagnia , senza aver riguardo alle circostanze del tempo e senza considerare lo stato in che la compagnia medesima trovavasi a' giorni suoi per propria disgrazia, è vero; ma l'autore non glielo reputa a delitto, anzi compassiona sinceramente non solo il venerabile pontefice, ma bene ancora I nclita compagnia di essersi trovati in sì duro e sventurato cimento, ciascuno per la parte sua. Con rabbia pressoché leonina si avventano gli antagonisti dell'autore contro di lui a cagione della celebre costituzione di Clemente AHI del 7 gennaio 4705 m favore dei gesuiti, e giungono perfino a ricolmarlo di vituperii villaneschi Non sanno siffatti critici che le loro scandalose aggressioni in questa circostanza sono dirette non già contro il nostro istorico, ma sibbene ed unicamente contro la santa memoria di Clemente XIV, il quale, nel noto breve abolilivo della compagnia di Gesù, apertamente asserisce sì la-
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