Sulla storia del Pontificato di di Agostino Theiner
generali, e che nella presente non parla che degli ultimi scorci della esistenza della società di Gesù sotto Clemente XIV. E supposto ancora che l'autore avesse in avvenire modificato il suo giudizio antecedente intorno a varu avvenimenti ed a certe persone, non avrebbe ciò fatto per capriccio o per passione, sì bene per stretta coscienza isterica, dopo scoperti documenti irrefragabili che esigevano imperiosamente cotale modificazione. Non voler riconoscere nello storico così necessaria ed indispensabile libertà, e d'reinmo dovere, sarebbe un insultare alla santità della storia, sarebbe un volersi opporre alle storiche investigazioni, sarebbe un annientare per sempre la storia stessa. Cotesta libertà viene altamente proclamata intorno ad ogn soggetto perfino dai medesimi gesuiti, viene proclamata rispetto a tutte le epoche della storia; e intanto la sola storia dei gesuiti dovrebbe, per uno specialissimo privilegio, sottrarsi al benefico perfezionamento degli studii storici, e non mai deporre il misterioso manto da cui spesse volte, per malintesa affezione ed a danno suo proprio, è stata ricoperta e nascosta.
In quanto poi alla pretesa inopportunità dell'opera, poco abbiamo a rispondere. Abbiamo tanta confidenza nella illuminata pietà e coscienza intemerata del nostro autore, che siamo persuasissinii aver egli ponderato tutto, consigliandosi, come sempre ha fallo, con Dio. A questa sentenza ci spinge necessariamente la nobile sua confessione, con cui esso
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Gesù Clemente XIV Dio
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