Sulla storia del Pontificato di di Agostino Theiner
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liei, quali sono i moderati, compresi da dolore ed umiliati dai tanli vituperii scagliati contro Clemente XIV, abbassare il capo sollo il peso di tanla ignominia, senza avere ad un tempo il coraggio di tórre giù dal viso la maschera all'empio aggressore del pontefice; mentre al contrario il rimanente, cioè gli esaltati, battevano in segreto le mani in segno di gioja, e si facevano difenditori e propagatori con uno zelo piuttosto uii'co che raro della sciagurata opera suddelta. ìNon fecero essi in questa circostanza, lenza volerlo o almeno senza conoscerne la grave responsabilità e reità, causa comune cogli empii, coi nemici delia Chiesa e cogli eterodossi?
Sarebbe un andare per le iunghe di troppo , e dolorosissima cosa lo entrare ipiù addentro nel manifestare questo fatto lagrimevole. Basta di fare osservare, benché con estremo cordoglio, come questo medesimo fatto siasi rinnovellato per ogn« parte nella pubblicazione dell'opera del nostro chiarissimo aulore, siccome abbiamo veduto da< ragionamenti tenuti su di essa dalla stampa cattolica di Francia e d'Italia
Non si furono essi che ne'primi levarono le voci predicando con ' più insipidi e futili argomenh la crociata contro cotesia classica storia di Clemente XÌV? E qua! era 1' argomento il più forte de! quale usavano a tino di consumare un atto sì vile d'ingiustizia verso il santo pontefice e verso la Chiesa? L'argomento unico era che co-tal' opera potesse mettere armi in mano agli empii non contro la Chiesa, sib-
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