Sulla storia del Pontificato di di Agostino Theiner
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il sentimento di gratitudine verso la divina bontà che l'avea tanto ajutato. Giunto al Vaticano, il sommo pontefice con esprimibili finezze di canta e segni di venerazione accolse quest'uomo di Dio, l'abbracciò e baciò più volle, sicché ne furono commossi gli astanti : e presolo quindi per la mano, sei condusse nel secreto appartamento, lo fece sedere ai suo1 fianchi, gì» pose colle proprie mani 1 berrettino in testa, gli esibì la cioccolata, e quasi nulla far dovesse in quel giorno, sei trattenne a discorrere con sua pienissima soduisfazione per lo spazio di un'ora. 11 servo d; Dio ne piangeva per lene-rezza, s confondeva e si umiliava. vedendos si onorato da tali e tante attenzion1 di cordialissima amorevolezza; ma dimentico di se stesso, non pensò che all'opera del Signore, che solo gl premeva. Presentò al santo padre il memoriale in cui lo supplicava umilmente a degnarsi di approvare l'istituto in qualità d- congregazione di voli semplici, colla concessione delle grazie e privilegi delle altre con-gregazion Prontissimo si dichiarò il papa a contentarlo il tutto; e compartitagli l'apostoiica benedi zione, con rara degnazione sostenendolo sotto il braccio, l'accompagnò sino alla bussola, e lo rimandò all'ospizio consolatissimo.......».
E nel capitolo X a pag. 147, dove si racconta la donazione della basilica e della casa de'Santi Giovanni e Paolo martiri sul Monte Celio, fatta da Clemente XIV a! bealo nel 4775, la visita ch'esso vi fece li 2(5 giugno ;i77i. non che la gloriosa morte del medesimo sommo pontefice.
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