Sulla storia del Pontificato di di Agostino Theiner
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Clemente XIV ha brillato al contrario per W sua alta pietà, per la sua rara prudenza; ch'egli è uno de'più importanti personaggi che possa la storia offerire ai nostri rispetti ed alla nostra ammirazione; — eh'egl n questo intendimento compone un'opera nella quale si trovano riunite prove non equivoche d'una convinzione tanto contraria alle idee sin qui generalmente ricevute; uno tal'opera al suo apparire è più che un fatto, è un assoluto avvenimento ».
» Quest'opera c dunque pubblicata; ma che gli amici de'gesuiti si rassicurino, ch'essa non è diretta nullamcntc contro questi religiosi: imperocché l'autore rende loro anzi al contrario apertamente un'ampia giustizia, si compi «ce (li proclamarne la grandezza, l'estensione del loro merito; riconosce tutto -I bene clic hanno fatto, i servigi che hanno reso all'umanità; e sarebbe profondamente afflitto clic una congregazione la quale conta tant> apostoli, tanti mari ri, tanti >(lustri sapienti, tanti gran sani venisse condannata a scomparire da questo mondo ».
« Ma dopo daver reso ai gesuit' tutta la giiwéizia che mentano, sarà tigli dunque un dichiararsi nemico della fede dire e lo scrivere, che snervati dalle immense ricchezze che avevano ammassate, che abbagliali dall'immenso credito onde godevano, figli di Loyola s'erano allontanati nell'ultimo secolo intieramente dall'animo di luti . popoli? E se ncll'interesse d'una religione di cu, è padre, vediamo un papa a segnare l'atto ehe 1 condanna ad uscire da'suc Stati, dovremo no gi-idare allo scandalo ed invocare sul suo capo tutte le maledizioni del cielo ?.. Ebbene ! ecco tutto d delitto di Ganganelli. Certo il suo delitto è d'aver preferito di separarsi da una parte dc'suoi figli, anz, che espors1 a vedere le contrade cattoliche d'Europa gettarsi nello scarna, che è 1 più granile di tutt'i mal ».
« Del resto se a quest'epoca, se air epoca onde parliamo, era ancor facile, conio si dice, il difendere gcsuit , <1 protegger!» contro gli assalti incessami di tanti nemiH, perchè dunque Clemente XIII, d'una pietà si dolce e sì tenera, non ha egli potuto comandare agli spiriti insorti contro di loro da tutte parli ? Ch non sa tutto quello ch'egli tentò e fece nell'interesse della loro causa? Non vedendo in questi religiosi che i membri duna congregazione che ha dato tanti santi alla Chiesa, cui sanguinosi e reiterati combattimenti sono stati soprattutto sì funesti all'eresio,
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