Sulla storia del Pontificato di di Agostino Theiner
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domandiamo soltanto se cotesla elezione possa appellarsi e ritenersi legittima e canonica?
Ei si pare che questi sacri elettori abbiano anch'essi riconosciuta l'irregolarità della loro azione, e perciò stesso dato carico al Benislawski di carpire al Sommo Pontefice una qualche approvazione in favore della loro esistenza illegittima, onde sanare la manifesta nullità dell'elezione fatta di Vicario generale.
Ora è il gran dilemma. Il Benislawski sostiene di aver ottenuto cotcsta menzionata approvazione nell'udienza pontifìcia dei 12 marzo 4783, vivai vocis or acido ; ed il Papa si protesta in quattro solenni Brevi indirizzati ai Sovrani di Francia, di Spagna, del Portogallo e del Regno delle Due Sicilie, di intraprendere nulla contro il Breve Apostolico di Clemente XIV in Russia, anzi rimprovera tutto ciò che il Vescovo di Mallo in parti-bus, designato Arcivescovo di Mohilovia, abbia potuto in favore degli ex-Gesuiti della Russia Bianca, e ricorda di non permettere giammai che in questa provincia, come altrove si faccia la menoma cosa, contraria alle lettere apostoliche in forma Brevis del suo predecessore dei 24 luglio 4775. Ci accordiamo anco noi di buon grado con l'antagonista del nostro Storico, che gli accennati Brevi di Papa Pio ai Re di Francia, di Spagna e alla Regina di Portogallo dei 20 gennaio e dei 20 febbraio 4785 sieno anteriori alla venuta del Benislawski in Roma, il che accadde, come s'è detto, in sui primi di marzo. Conveniamo
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