Sulla storia del Pontificato di di Agostino Theiner
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i passi i più risolini in favore di questi religiosi. Noi sappiamo per avventura, se il preteso ambasciatore Russo (Gesuita) abbia avuto il destro di poter presentare la lettera di che parliamo, in vero burlesca, a Pio VI, perchè se ciò fosse accaduto, senza meno sarebbe stato il miglior modo per fare che il Papa penetrasse bene addentro il mistero di cotesto artificio. La Czarina almeno ne fu sdegnata del tutto, perocché protestò solennemente sul giornale ufficiale di Pietroburgo contro di questa lettera, sebbene gli scrittori gesuitici ne difc-ndino l'autenticità, ammettendo peraltro anche la protesta dell' Imperatrice, ma fatta soltanto, essi dicono, per cagioni politiche, rispetto cioè a dire dei Russi scismatici, affinchè questi non si fossero potuti adombrare in veggcndo clic la loro Autocrate desiderava la riunione della Chiesa Russa colla Romana.
Ma di grazia qual riunione poteasi ella mai sperare da una Sovrana, quale era la Czarina, perse-cutrice la più acerrima della Chiesa cattolica greco-rutena non solo nei suoi Stati di nuova conquista, ma eziandio nel Reame della Polonia, siccome il nostro Storico egregiamente ha dimostralo nelle sue due opere sopra Clemente XIV e sulle Vicende della Chiesa cattolica d'ambedue i riti nella Polonia e nella Russia? E non fu Caterina che ideò l'empio progetto di riunire la Chiesa cattolica greco-rutena del suo Impero alla Chiesa russo-scismatica, e piò con ogni mezzo, eziandio co1 più violenti ? Essa . colpita da morte, come si sa, infame, legò l'esecu-
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