Sulla storia del Pontificato di di Agostino Theiner
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qual egli è in qualità di Successore di S. Pietro, conviene, e non può che convenire, disse in questa congiuntura, come senza alcun dubbio fece in qualsivoglia altra circostanza, sì diplomaticamente clic privatamente la medesima e stessissima cosa.
E non volendo rimanere fermi e saldi in questo inconcusso e sacrosanto principio, dove mai andrebbero esse a terminare, o piuttosto ad inabissarsi le faccende religiose e sociali del Mondo?...
Checché sia, anche quando si volesse contro l'e-videnza dei fatti ammettere la tacita pretesa approvazione di Pio VI, non s potrà mai tanto che basti maravigliarsi della semplicità e della bonarietà, per nulFaltro dire, del ripetuto avversario, allorché esso va dicendo che la supposta e tacita approvazione dì Pio VI, manifestata al Benislawski, era più che sufficiente per tranquillare i Padri della Russia Bianca sulla legittimità e canonicità della loro esistenza, e bastante per togliere loro dalla mente ogni più leggiera ombra di scrupolo intorno ad essa; mcntrc-ehè egli medesimo con molta franchezza e con abbondanza d'ingannevoli argomenti si adopera e si arron-della per iscusare i suoi Padri di Russia d. non essersi sottomessi all'istante al Breve abolitilo non pubblicato nella Pìiissia. Illa che perciò ! Una tacita e supposta approvazione pontificia, e della quale non si ha altra prova clic la gratuita asserzione di colui che dovrebbe averla carpita, sarebbe più potente e più obbligatoria per la coscienza dei Cattolici, che quel luminosissimo iaito qual è la pubblicazione del
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