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Capitolo primo
sconfinato deìlà memoria, con discorsi più veri, reali, pronunciati in molteplici occasioni da persone note nella repubblica delle lettere, o eminenti nelle più svariate manifestazioni della vita italiana de' nostri tempi.
Non pago di ciò, pur non essendo scalmanato nazionalista, per un sentimento profondo di italianità volli che la maggior parte dei discorsi qui stampati dicesse di noi e del nostro Paese; ricordasse a coloro che ci subiscono, ma non ci amano, che la Terra dei morti ancor oggi, come nel passato, nutre gente viva, capace di irradiare sull'Universo quella luce risplendente, la quale scaturisce dal genio, dalla mente, dal cuore, dalla volontà e dal coraggio indomito dei figli d'Italia.
Volli che la pluralità dei discorsi qui riprodotti ricordasse a noi avvenimenti affermanti in un modo qualsiasi la feconda grandezza dell' animo italiano, sempre pronto a bene e forte operare per sè per gli altri, tanto nelle vicissitudini tristi, come in quelle liete.
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Nella scelta dei discorsi io detti la preferenza a quelli toccanti più da vicino l'animo nostro, risvegliandovi il più nobile tra i sentimenti : « l'amore e l'orgoglio per la Patria ». A ciò m'indussi, perchè ogni qual volta giunge in Italia l'eco di sopraffazioni brutali, spesso barbare, in danno dei nostri fratelli emigranti all'estero, o ancora separati dalla Grande Madre, assistiamo a proteste rumorose e piazzaiole, più atte a creare imbarazzi
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