Perchè?
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e noie alla nostra diplomazia ed umiliazioni al nostro Paese, che vantaggio ai fratelli nostri.
Codeste chiassate, giova dirlo, non sono il resultato di un vero, di un forte, di un profondo sentimento nazionale. Sarebbe ingenuità pericolosa crederle tali, da chè, o irritano i padroni de' nostri fratelli, o li fanno sorridere di compassione per codeste esplosioni di patriottismo troppo simili a temporali estivi, e pericolose quanto le bombe.... di carta.
A tutti noi rincresce e duole che all'Italia manchino ancora alcune provincie; che migliaia di nostri fratelli siano soggetti allo straniero, ci rammarica ; che milioni d'italiani siano costretti a cercare altrove il pane che non trovano in patria, ci addolora. Ma il nostro dolore non può, anzi non deve esplodere come un innocuo mortaretto da fiera, in questi tempi in cui non sì osa più di protestare in nome della patria e della nazionalità; ma si urlano le parole rimbombanti, cariche di.... vento: « umanità e diritti », che sorpassano la____ geografia.
Il silenzio è d'oro. Dunque si taccia. Riparleremo di patriottismo quando la gioventù italiana, che racchiude in sè tanti tesori preziosi di intelletto e di generosi entusiasmi, si troverà concorde nel rianimare nella coscienza nazionale la sopita energia e il dimenticato orgoglio, pei quali 1' Unità Nazionale si volle, assolutamente si volle, e si ottenne. Quando saremo concordi, senza riserve e senza opposizioni, il consenso unanime d'Italia si rivolgerà a' quei nostri fratelli che, sospirando, fiduciosi guardano Roma nell'attesa dell'amplesso materno.
E in codesta attesa a qual prò gridare?
Operiamo da saggi nel silenzio della preparazione di giorni migliori ! Stupiremo il mondo degli imbecilli