Come si parla e. come si dovrebbe parlare 13
Da altra parte è risaputo che le orecchie meno educate ai suoni della bella lingua sono quelle che appartengono ai nostri legislatori ; da che, se pure trascuriamo gli strafalcioni, che sgorgano a fiotti dalle onorevoli labbra dei nostri deputati, dobbiamo ammettere e convenire che la sede del corretto favellare non è l'aula di Montecitorio.
Ivi, anzi, hanno origine e trovano terreno fecondo gli spropositi più madornali e gli scerpelloni più esilaranti.
Ho inteso con le mie orecchie un sottosegretario alle Poste rispondere ad una interpellanza rivoltagli per certa linea telefonica, queste testuali e meravigliose parole :
— Iu pussu assicurare l'interrogante che il guvernu migliarerà la custrussiune e tutti i bisugni dei paesi sa-rannu fatti lungu la linea cume lei desidera.
Ma il peregrino dire del sottosegretario alle Poste fu sorpassato di parecchie.... incollature, dagli errori di altri membri del governo, o di altri onorevoli. E rimasto celebre lo strafalcione del marchese Di Rudinl, quando, caduto Crispi, doveva annunziare che la fiducia del Re era passata a lui, con l'incarico di formare il nuovo Gabinetto :
— In seguito all'incarico ricevuto da S. Maestà, i vari ministeri sono stati assegnati così : Interni: all'on. Nicotera; Esteri: a.... io!...
Lo scerpellone dell'on. Di Rudinl trova del resto un riscontro in quelli di un vice ministro alla Istruzione pubblica; il quale cominciò un suo primo discorso:
— Io mi pare....
Formula corretta successivamente da altri ministri in :
— A me mi pare....
e in :
— Mi pare a me....