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Come devo parlare in pubblico?
Esempi di discorsi per le varie occasioni della vita
Jacopo Gelli
Ulrico Hoepli Milano, 1912, pagine 464

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   Come si parla e. come si dovrebbe parlare
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   Talvolta l'uso della frase convenzionale tradisce il pensiero e... traduce in una scortese 'risposta, ciò che doveva suonare cortesia perfetta.
   Quando ci congediamo da una visita alquanto prolungata le convenienze sociali impongono che il visitatore o la visitatrice si scusino presso il padrone o la padrona di casa di avere abusato della tolleranza loro. E
   — Scusi tanto dell'incomodo, ed i padroni di casa :
   — Ma le pare?... (l'incomodo) è tutto nostro!
   Un giorno nell'intento di compiere un incarico assai delicato, affidatomi da persona amica, fui costretto a visitare una famiglia a me sconosciuta. Alle mie scuse sentii rispondermi dal pater familiae:
   — Ma che le pare? La mia è una casa pubblica!
   Il brav'uomo voleva dirmi che la sua casa era sempre
   aperta agli amici e agli amici degli amici suoi.
   E, intendiamoci bene, io non invento, cito.
   E giacché cito e non invento, ricordo di un compitissimo signore, il quale in un giorno di pioggia era andato a presentare i suoi rispetti a una dama. Durante la visita egli si accorse di avere i pantaloni rimboccati e, tutto sgomento:
   — Mi perdoni, signora, se non ho tirato giù i pantaloni davanti a Lei !
   Se rimproverate un amico il quale da molto tempo non si è fatto vivo con voi, o che da un pezzo non vi rende visita, potete essere certi ch'egli vi farà :
   — Scusami, sai? Ma sono tanto occupato! Però ti prometto che, se avrò un minuto di tempo, verrò a passare mezz'ora con te !
   Questi errori del parlare sono, come ho detto, la conseguenza dell'abitudine di ripetere, senza riflessione, frasi convenzionali e modi di dire del linguaggio voi-