Stai consultando: 'Come devo parlare in pubblico? Esempi di discorsi per le varie occasioni della vita', Jacopo Gelli

   

Pagina (45/479)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (45/479)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Come devo parlare in pubblico?
Esempi di discorsi per le varie occasioni della vita
Jacopo Gelli
Ulrico Hoepli Milano, 1912, pagine 464

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   ¦ Come si pai ta e come si dovrebbe parlare
   31
   sulla carta, il quale serve a mantenere sulle rotaie il carrello della parola.
   E questo metodo sarà pure di vantaggio alle persone colte e capaci di esprimere assai bene i pensieri propri. Anche a costoro il metodo di studiare l'argomento, di disporne lo schema, di prepararne collo scritto le frasi più salienti riescirà di sommo vantaggio, attesoché può capitare pure alle persone di intelletto elevato e di coltura profonda di restare improvvisamente muti o da incespicare con la lingua, fino a diventare balbuzienti a tal punto di attirarsi la compassione o il ridicolo degli ascoltatori, anche quando parlano a un uditorio di pochi e fidati amici.
   Questo fenomeno non raro è una malattia del linguaggio, una malattia che si può catalogare tra quelle della fobie verbali. Vi sono taluni oratori (o semplicemente parlatori) i quali, pur possedendo una perfetta funzione della parola, s'impuntano quando s'imbattono in una parola cominciarne con una determinata sillaba. Ho conosciuto un celebre avvocato, il quale perdeva tutta la fluidità del suo bellissimo eloquio, allorché si imbatteva in un vocabolo cominciante con la sillaba; ca. E prima di poter superare lo scoglio erano una fila di ca... ca... ca... ca... da non più finire. E codesto difetto non lo abbandonava nemmeno nel favellare familiare. Talché un giorno, dovendo chiamare per nome sua moglie Carlotta, dopo un serie di ca... ca... ca... fini per gridare: Ballotta! e che il diavolo ti porti.'... Taluni, invece, hanno in odio la sillaba cu... e non pochi quella si... e sono i più. Tal'altri invece vanno soggetti a brevi crisi di mutismo perfetto, che dura qualche minuto; ma sonvene parecchi i quali per tema di scordare talune idee, o nel dubbio di cadere in qualche strafalcione a loro abituale, finiscono o per per-
   Digitizedby GOOgle