Del vitto e delle cene di Giuseppe Averani

Pagina (60/157)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      80 LEZIONE quintané l'uso, né la notizia ; perciocché in quei tempi non era ritrovato ancora il modo di trarlo dalle canne a forza di fuoco e di bollitura ; e poscia sfumata tutta T umidità assodarlo ed aggranarlo* Avevan bensì co» gnizione d'un altro zucchero simile alla manna che trasudava da certe canne, o a guisa di gomma da per sè stesso si coagulava e 1' usavano por medicina; conciossiacosaché sciogliesse il ventre e giovasse agli occhi. Plinio, nel lib. xri, cap. 8, cosilo descrive: Saccharon et Arabia fcrt ; sed laudatiti* India. Est autem mei in arundinibua collectum , gummium modo, candidum , den-tibus fragile, amplisaimum micia Avellana magnitudine, ad medicina tantum uaum. Seneca, nella pistola 89: Aiunt inveniri apud Indoa mei in arundinum foliis, quod aut ro8 illius cali, aut ipsius arundinis humor dulci$, et pinguior gigniU Osservate quella parola aiunt. Seneca, quantunque molto versato nelle naturali quistioni, non s' arrischia ad affermare che fosse vero ; e dubita che non fosse una rugiada rappresa sugli alberi, siccome la manna sovente rappigliasi. Ma Alessandro Afrodiseo, scacciato il dubitare, ebbe di certo essere rugiada rappresa ed addolcita dal sole, niente diversa della manna del monte Libano. Questo errore fu comune in quei tempi ; perchè l'autore che fa la descrizione del mondo sotto Costanzio, dice, che quei popoli ricevono il pane celeste quotidiano, Nearco presso Strabone conviene con Plinio che si generi dalle canne. Ma queste canne erano dissomigliantissime dalle canne producitrici del nostro zucchero. Oonciossiaché fossero vote e di si smisurata grandezza, che i paesani si servivono degl'internodj per barchette da navigare, siccome scrìssero Eratostene, Strabone, Plinio e Solino. Or questo zucchero s'addi* mandava da' Greci mele di canne, o sale Indiano, e dagli Arabi Tabaxir, e dagli Indiani Saccar mambrì. Ma dalle cose già dette comprender potete, quanto scarse fossero, ed incerte le notizie, che n' avevano*


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

Del vitto e delle cene degli antichi
di Giuseppe Averani
G. Daelli e comp. Editori Milano
1863 pagine 169

   

Pagina (60/157)






Avevan Saccharon Arabia India Avellana Aiunt Indoa U Osservate Alessandro Afrodiseo Libano Costanzio Nearco Strabone Plinio Eratostene Strabone Plinio Solino Greci Indiano Arabi Tabaxir Indiani Saccar Plinio Est Seneca Seneca