Dizionario Moderno di Alfredo Panzini
Q^u — 84 — Cavsono i raggi X del Roentgen, i quali partono dal catodo di un tubo di Crookes. La voce deriva dal greco lcatodos — discesa, ritorno.
Cauchemar: parola di incerta etimologia (Y. lo Scheler), usata per vizio, avendo noi la parola incubo che vi corrisponde perfettamente anche nel senso figurato.
Causa: con un oggetto dopo di sè, es. causa il freddo, causa lo sciopero, etc. invece di per il freddo, in causa del freddo, è inelegante idiotismo lombardo.
Causerie : è il parlare grazioso, garbato e vario d'uno in altro argomento, come studi, arte, politica, senza approfondire di troppo nè urtar l'opinione altrui; proprio della conversazione da salotto di cui la trancia fu maestra e legislatrice. La causerie in altri termini fu in Francia un'aite di bene e finamente parlare in domestici ritrovi e non di cose futili soltanto. Il senso spregiativo che noi annettiamo a causerie non corrisponde sempre al vero. Cicaleccio e chiacchierio mal vi corrispondono. Le dignitose voci antiche nostre ragionari o conversari più mi piacerebbero se si potessero rinnovare.
Causeur : (Y. Causerie) : indica in francese il parlatore elegante, talora superficiale, .frivolo,, indiscreto, quale si addice alle conversazioni mondane ed eleganti. Deriva da causerie ma in senso, parmi, alterato con^valore peggiorativo. Ciarlone q chiacchierone vi corrispondono imperfettamente.
Causeuse : dal verbo francese causer — parlare. Indica una specie di divano elegante a due posti, disposto inversamente, in modo che le due persone, sedendo, si trovino pressoché l'una di fronte all'altra. Amorino chiama il Petrocchi una « specie di sofà in forma di S sdraiata». Non trovo tale senso di Amorino negli altri dizionari.
Cavai di ferro: perifrasi inglese iron Jiorse — macchina a vapóre. Cavai d'acciaio o di ferro usasi anche per indicare la bicicletta : sovra il ferreo corsier passo contento ,, come a novella gioventù rinato ,, e sano e .buono e libero mi sento (Stecchetti).
Cavai di ritorno : locuzione felice e me-
taforica del linguaggio giornalistico, che parrebbe francese ed è, credo, italiana. Dicesi quando per maggiore effetto una notizia su cosa a noi vicina, è fatta venire, ad- arte, da paese lontano, il che dà a credere al publico cho fuori si occupino di tale questione. Invece si tratta di uno scritto che ritorna al luogo da cui era partito. Molti dei nostri letterati italiani sono, o tendono ad essere, cavalli di ritorno. Procurano di essere encomiati all'estero. Dopo un battesimo di Parigi e un padrino di colà, ritornano gloriosi in patria. E .ciò può accadere anche agli scienziati, reputati illustri, specialmente quando i loro meriti sono prima riconosciuti fuori della patria.
Cavallino : vocabolo usato in marina per indicare quella macchina ausiliaria che serve a dar moto a verricelli e a molinelli quando i fuochi della caldaia principale del piroscafo sono spenti. Dim. di cavallo.
Cavallo-vapore o cavallo dinamico: (meccanica) : unità pratica di potenza, ed è la potenza capace di produrre il lavoro di settantacinque chilogrammetri per minuto secondo.
Cavar sangue da una rapa: pretender 1' impossibile. Ab asino lanam come di-ceano i latini.
Di rapa sangue non si può cavare.
Lippi, Maini. Vili, 75.
Cavatina : specie di aria, ed è così detta, secondo il Maffei, perchè la si poteva togliere senza danno dell'opera. È pur detta, aria di sortita, perchè veniva cantata dal personaggio al suo primo presentarsi su la scena. Ha la forma dell' aria con cappolletta o cabaletta (A. Galli, op. cit.),
Cavazione : nel linguaggio della scherma è. 1' atto di ritirare e mutar di luogo alla, spada.
Cave a signatis : guardati dai segnati cioè da chi ha difetti fisici visibili. Riferi-scesi in ispecie a' gobbi, zoppi, guerci cui l'infelicità della lor natura può, talvoltar generare un perdonabile e comprensibile-astio verso chi è perfetto. Da ciò, forse,, il motto latino crudele.
Cave : per cantina è voce francese, usata talora in certo linguaggio che pretenda a raffinata mondanità.
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Dizionario Moderno
Supplemento ai dizionari italiani
di Alfredo Panzini
Ulrico Hoepli Milano 1905
pagine 553 |
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Pagina (117/586)
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