Dizionario Moderno di Alfredo Panzini
CoviCra
cui tronca o sfuma lo suo parole. Infine trovo coupon usato ancho per indicare ciò cho in italiano dieesi scampolo.
Coupon d'hotel: cedola d'albergo. Specie di tessera hospitalis, ma che si acquista a contanti presso un'agenzia, o serve all'alloggio e al vitto ne' vari alberghi per cui si passa, senza avere altra briga.
Courante: specie di ballo francese: l'aria musicalo con cui la coltrante si balla.
Cour des miracles: nome che in Parigi nell'età di mezzo si dava a diverso vie chiuse e quadrivi abitati da cenciosi, mendicanti, gente di mal'affare, etc. Vittore Hugo nel suo romanzo Nostra Signora di Parigi fa rivivere una di codeste Corti de' miracoli. Talvolta questa locuzione è usata oggi in senso traslato.
Courtier : voce francese : in italiano sensale.
Coute que coute: ad ogni costo. Almeno gli italiani pronunciassero bene il modo francese che è come è qui scritto, e non come i più dicono colite qui colite!
Coutil: tessuto serrato e forte, di lino od oggi più spesso di cotone usato specialmente per busti, traverse, tende, uosa, etc. Un tempo i più bei coutils si fabbricavano a Bruxelles, oggi a Mulhouse, Lille, etc. e anche in Italia. La parola coutil deriva dall'antico francese couette, in lat. culcita — materasso. Traliccio.
Couturier: così è chiamato in Parigi^ con voce antica cui fu dato nuovo senso, il sarto da donna, l'artista degli abbigliamenti muliebri, l'interprete della bellezza, il mago che trasmuta la donna nell'idolo. 1/ inglese Worth, stabilitosi a Parigi sotto il secondo impero, e per l'appunto il 1858, fu il primo o più colebrato della serie. , Couturier etimologicamente — cucitore, dal verbo coiulre ~ cucire, dal latino con-suere.
Cow-boy: voco inglese formata da coiv (vacca) o boy (giovane). Così sono chiamati i pastori dogli sterminati armonti che pascolano all'aperto nello pratorio dell'America Settentrionale. Noi domare i cavalli, nella resistenza allo corso disperato^ nell'armeggiare o in ogni altra impresa della vita libera o selvaggia hanno gran nomo.
Cozza : nomo volgaro, dato nell' Italia
meridionale ad un ben noto e gustoso mollusco bivalve (Mytilus edulis) di conchiglia bruna, liscia, quasi triangolare. Si attacca alle rocce e ai corpi sottomarini mediante un bisso. A Venezia, j)eoci; ili Romagna, pidocchi di mare.
Crachat: diccsi volgarmente in francese di quella specie di croci, decorazioni, placche o altri segni distintivi dei gradi cavallereschi che si fermano sull'abito. Propriamente crachat è da eracher, latino screare = purgarsi tossendo, onde sputo. Come si vede, il primo senso ondo fu esteso il vocabolo, ancorché efficace, non è de' più graziosi. Parmi vocabolo alquanto in disuso oggidì fra di noi, e questa è la sorte di non poche parole straniere che, dopo breve parabola, muoiono di morte naturale, non certo per effetto di reazione di italianità da parte degli italiani!
Crack : voce inglese, in francese crac, in tedesco krach, etc. La parola è evidentemente onomatopeica ed indica il cadere fragoroso e impreveduto dei solidi. Figuratamente dicesi: «un crack bancario, il crack della casa X***, etc. ». Crollo e tracollo son pur voci italiane, e io le ho intese popolarmente usare in senso di ruina, disastro, inatteso e rumoroso. Del resto anche Dante dice:
Non avria pur dall'orlo fatto cricch.
Crine: letteralmente cranio, KQàviov; nel linguaggio popolare francese = ardito, spavaldo, litigioso ; onde lo locuzioni avoir l'air cràne, c'est un crdne, etc. Anche questa parola é talora usata da certi nostri scrittori quando si vuole dare speciale garbo al discorso.
Erano belli questi bravi figliuoli gareggianti coi soldati sotto le armi, più giovani o più allenati di loro, non rimanondo indietro mai nelle manovre, o sfilanti con aria marziale e crdne davanti ai loro gonorali.
Crapaudine: chi direbbe cho un polla-strino o un picciono su la gratolla sia lo stosso cho à la crapaudine? Kppuro è la stessa cosa. L'origino dolla parola non ò la più indicata a stuzzicaro l'appetito. Cra-paud vuol diro rospo : i rospi camminano con lo ooscio divaricato: i polli su la graticola si mettono con lo coscio stoso o slo-
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Dizionario Moderno
Supplemento ai dizionari italiani
di Alfredo Panzini
Ulrico Hoepli Milano 1905
pagine 553 |
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Pagina (148/586)
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