Dizionario Moderno di Alfredo Panzini

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      DisDisarmare: termino marinaresco. Vedi Armare.
      Disarmare: per -placare (letterario), calmare., vincere, rabbonire, etc. è verbo connine oramai : i puristi lo riprendono come francesismo : désarmer, fig. wer, apaiser, flechir. Es. cherchez à dcsarmer vos ennemis plutòt qu'à les v amere.
      Disavanzo: l'eccedenza del passivo su l'attivo in un bilancio.
      Disbrigo: detto della spedizione degli affari è voce su cui i puristi non si accordano : si accorda l'uso che sancisce tale vocabolo, buono o cattivo che osso sia.
      Discente : voce pedantesca, latinismo inelegante, usato talora nelle scuole per alunno, scolaro, etc.
      Discentrare : (da dis dispersivo e negativo, e centro) togliere alle amministrazioni centrali dello Stato molte delle sue attribuzioni per concederle ai comuni, alle Provincie, insomma ad autorità autonome. Contrario di accentrare. E così i due nomi discentramento e accentramento.
      Discorsa: termine spregiativo per indicare, in modo assai familiare, un discorso lungo ed insulso.
      Discrasia: (gr. dis, negativo e krasis — temperamento) nel linguaggio medico significa eattiva costituzione dell' organismo.
      Discrezionale (potere): nella nostra legge penale si dico discrezionale quel potere di cui è investito il Presidente della Corte d'Assise, in virtù del quale potere, durante il corso di un dibattimento e in tutto ciò che la logge non prescrive e non vieta sotto pena di nullità, può fare quanto ogli stima utile per iscoprire la verità. Locuziono tolta dal francose pouvoir di-scrétionnaire.
      Diseuse : la nostra lingua italiana ha la voco classica dicitore per oratore, ar-ringatore, dicitore in rima; ma invano cercheremmo la voce femminile dicilrice: forse perchè la donna ciarla ma raramente dice ? Disogna crodoro cho gli antichi avessero questa opiniono così in contrasto con le ideo femministe doll'oggi. Certo è cho il vocabolo manca o non è usato, o l'unico osempio cho rooa il Tra-
      mater è assai poco chiaro. Per il senso in cui noi usiamo la parola francese diseuse, Y. Chanteuse.
      Disfare: al presente fa io disfo, e disfaccio, all' imperfetto disfaceva e non disfava e così dicasi degli altri composti di fare. Avvertimento non del tutto superfluo.
      Disguido: voce comune per significare un errore di spedizione.
      Disidratare: togliere completamentel'ac-qua alle sostanze che si vogliono essiccare: vocabolo del linguaggio de' chimici.
      Disiecti membra poetae : dicesi con speciale senso di luoghi o parti spicciolate dell'opera di un autore, e letteralmente : membra dello sparso poeta : emistichio di Orazio (Sat. I, 4, 62).
      Disimpegnare: (da dis e impegno) nel senso di esercitare bene, adempiere, sostenere un ufficio è appuntato dai puristi. Suo vero senso è levare d'impegno, sciogliere, o, nella forma neutra passiva, sciogliersi da un obbligo, da un assunto. A dir vero il passaggio dall'uno all'altro senso non mi pare difficile e strano.
      Disincagliare: in marina vuol dire togliere il bastimento dal luogo ove è incagliato e rimetterlo a galla.
      Dislivello: usasi talora per slivello, differenza di livello.
      Dislocamento : in marina significa il volume e il peso doli'acqua spostata dalla carena.
      Disobbligare : verbo derivato dallo formo latine dis-ob-ligare — slegare, sciogliere dall' obbligo ; il contrario di obbligare rr gratificarsi uno, cattivarsene la benevolenza, etc. : quindi disobbligare ~ fare atto scortese, alienare da sè. Talo vorbo noi togliemmo dal francese désobliger: lo stesso dicasi di disobbligante, accettato a vero diro dalla nuova Crusca nel senso di scortese, poco gentile, otc.
      Disorganizzare: V. Organizzare.
      Dispensario : (lat. dispensare — distribuirò, fr. dispcnsaire) istituto, di solito di fondazione ospitaliora, ovo si danno consulti o modioino senza accogliere informi.
      Dispepsìa: dal greco pepto o pepso =» ammollirò, macoraro, maturare, cuocere, digerire, e dis prefisso nogativo, dunque


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Dizionario Moderno
Supplemento ai dizionari italiani
di Alfredo Panzini
Ulrico Hoepli Milano
1905 pagine 553

   

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