Dizionario Moderno di Alfredo Panzini
For
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Fornella posiziono regolamentare : ossia con la punta del piede sinistro su la riga di base.
Forcaiuolo : da forca: voce probabil-monte di breve vita, divenuta popolare dopo i moti nelle città italiane del 1898. Questa terribile parola vorrebbe indicare al pubblico disprezzo coloro fra gli italiani che si suppongono avere fede solo nella sentenza ricorrente nel Congresso dei Birri di Gr. Giusti:
Questa è la massima spedita e vera, galera e boia, boia e galera,
cioè che reputano la forca il. più efficace istrumento di governare i popoli. Mera e innocua calunnia ! Nel fatto forcaiuolo vuol indicare il monarchico borghese conservatore, che viene rimorchiato dal partito progressista, che senza molto contribuirvi per iniziativa individuale, vagheggerebbe in astratto un governo forte, risoluto che non si lasciasse dominare dalla folla e dalla piazza. Forcaiuoli sono altresì coloro che non si sentono tratti ad amoreggiare con le teorie socialiste nè subiscono le affascinanti seduzioni della popolarità ottenuta con l'accarezzare le moltitudini. Le persone fatte bersaglio a così fiera parola, la hanno accolta con sufficiente disinvoltura: oggi ha perduto molto dell'antica virulenza. La lepida parola ha partorito anche lo altre : ultra-forcaiuolo, forcaiolissimo, forcaiolismo, etc. Creatore della parola fu il giornalista Bertelli (Vamba): fu onorata da M. E. Imbriani, apostrofando in Parlamento gli avversari di parte moderata. (Y. Avventure di un forcaiuolo di Luca Beltrami).
Forche Caudine: storicamente sono le famose strette di Arpaia a settentrione di Nola, dove i Romani (321 a. C.) vinti dai Sanniti, furono fatti passare sotto il giogo: dicosi por traslato di strettoia morale, luogo arduo per cui si è costretti passare.
Forchetta: la fraso: colazione alla for-r ehetta e talora à la fourchette, è tolta dal francoso od oramai è comuno e da assai tempo. Parlare in punta di forchetta, Y. Parlare, otc.
Fòrcipe: (lat. forceps — tenaglia)nome dato ad istrumonti ostotrici in forma di cucchiai foggiati di tenaglia, dostinati aprondo-ro il feto ed estrarlo nei parti lenti o difficili.
Foreign Office: così è chiamato in Inghilterra quel dicastero che noi diciamo degli Esteri. Noi giornalismo nostro si trascrive di solito la parola inglese quale è.
Foresto : voce dialettale veneta per forestiero.
For ever ! è locuzione inglese, registrata anche in francese e penetrata anche fra noi: Per sempre! eternamente! La Sua forza sta noli' essere, specie nelle lotte politiche, motto di fedeltà e devozione per un dato personaggio, al cui nome il motto si accompagna.
Forfait (a): nel linguaggio commerciale è voce comunissima: vendere e comperare a forfait, trattare a forfait. (Cottimo non è forfait; questo è aleatorio, quello no). In italiano si dice a rischio e pericolo. Vero è che nell'uso prevale il modo francese. L' etimologia che ne dà il Littré è fort-fait — qui a été fait fort de.... s'en-gager a.... Altra spiegazione etimologica che trovo nello Scholer è forfait — à prix fait : questo for — prix è il forum — mercato, che nel medio evo significava pre-tium, rerum venalium.
Forfeit: pena, ammenda: così con voce inglese chiamasi nel linguaggio delle corse, la penalità pei cavalli inscritti e poi ritiratisi dalla corsa. Questa parola forfeit ha altra etimologia che forfait, francese, rr eottimo ; bensì risponde all' altra parola francese, uguale di suono ma diversa di senso, forfait, che vuol dire delitto, dal basso latino forisfactum, fatto fuor della legge, nell'antica lingua nostra for-fatto = misfatto.
Forge, forger e forgeur : i due primi vocaboli tradotti in forgia e forgiare por fucina e fucinare ed usatissimi nel linguaggio de' meccanici. Fucina è la parola buona o deriva da focus (non da officina in latino officicina — opifteina) ed è il luogo dove si fondono o splasmano i metalli.
0 s'egli stanchi gli altri a muta a muta in Mongibello alla fucina negra gridando : Buon Yulcauo, aiuta, aiuta !
I)antk, Inf., XIV.
Forgia e forgiare: V. Forge.
Forgone: dal francese fourgon — cspèce de charrette converte à quatre roucs, doni
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Dizionario Moderno
Supplemento ai dizionari italiani
di Alfredo Panzini
Ulrico Hoepli Milano 1905
pagine 553 |
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Pagina (224/586)
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