Dizionario Moderno di Alfredo Panzini
Noi
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Nontanto miglia all' ora. Il miglio marino è di m. 1851, 85.
Noisette : voco francese comunissima nelle espressioni della moda: cappello noisette, giacca noisette, e simili : appartiene al numero delle parole introdotte e usate per semplice vizio : possiamo dire e diciamo infatti nocciola, che è la cosa medesima.
Noli me tangere: non toccarmi ! (Vang. di S. Giovanni, cap. XX, 17). Questa locuzione fu usata dagli antichi medici per significare certe ulceri cutanee, cui i diversi topici (medicamenti esterni) non facevano che irritare: trattavasi di epiteliomi o cancroidi. Dicesi anche della Balsamina, genere di piante.
Nomi femminili stranieri: Y. Marie.
Nòmina sunt òmina: i nomi sono augurio, sentenza latina che vale per quello che vale, e cui dà forza 1' alterazione. Certo è però che nel nome è alcuna fortuna o significato, tanto è vero che alcuni cui il proprio e naturale nome parve avere umile suono o senso, se lo mutarono.
Nominativamente: fr. nominativement, « dirai nominatamente » (Rigutini). Dirai, ma di solito non si dice.
Nominor (juoniam leo: perchè mi chiamo leone. È il diritto per cui il Leone alla giovenca, alla capra, ed all'agnello, compagni nel lavoro della caccia, nega facoltà di partecipare alla preda, ma tutta per sè la si prende. (V. Fedro, favola Y). L'emistichio latino è spesso ripetuto per significare il diritto della forza, eterno, fatale, per quanto dalle varie civiltà coonestato talora di belle parvenze.
Non: con le voci negative niente, nulla nessuno sogliono i lombardi specialmente ommettere il non es. io so nulla, vedo niente. La costruzione è logica e conforme al latino nil scio, nil video: ma l'uso toscano, accolto spontaneamente da tutti gli scrittori italiani, vuole che si aggiunga questa negativa pleonastica, non. L'esempio di Dante l'anima semplicetta che sa nulla si può considerare come un latinismo, ma non è sufficiente a giustificaro questo non grave idiotismo: il qualo, dol resto, anche in Lombardia, tendo a restringersi alle persone non colte. , «Nellolocuzioni dubitative anziché non è meglio scrivere no, » per es. dimmi se devo venire o no, così i puristi, ma non mi pare che si usi molto, se non da taluno e per affettazione.
Non bene olet, qui semper bene olet: non sempre sa di buono chi è sempre profumato. (Marziale, Epigrammi, II, 12, 4).
Non c'è di che: « una frasuccia barbarica galante è questa. Quand'uno ci ringrazia, in vece di dire, rispondendo, secondo le circostanze e le persone: nulla, niente, cosa di poco, non occorre, non serve, non mette conto, ho fatto l'obbligo mio, di che? di che cosa? non occorron cerimonie; ripetono: non c'è di che. E perchè si preferisce dir così? perchè le frasi di casa a molti citrulli san di povero; mentre le franche san più d'aristocratico. Chi si contenta gode.» (G. Romanelli, op. cit.).
Non compos sui, o non compos mentis:
termine latino per indicare quello stato di turbamento mentale per cui l'uomo non è padrone di sè, delle sue azioni e parole. Termine filosofico insieme e popolare.
Non dolet o Paete, non dolet: stoica parola di Arria, moglie di Cecina Peto, che diè col ferro'primo esempio al marito del come darsi la morte che Claudio, imperatore, avea comandata. (V. Plinio il giovane, Epistola, III, 16). Non dolet ha valore di motto.
Non è la via dell'orto: la via dell'orto è breve, facile, nota : onde si dico « non è la via dell'orto» per indicare viaggio lungo e difficile, negozio che richiede tempo e perizia. Bel modo familiare.
Non e rat hic locus: non era quivi il suo posto. Savio giudizio di Orazio (Arte Poetica, 19) detto a proposito dell'opportunità e convenienza in materia di arto.
Non expedit: non è spediente, non è necessario, cioè è proibito. È il divieto cho la Curia papale tuttora impone ai credenti di partecipare con voto alla vita politica dolla Nazione italiana. , Non expedit è formalo rituale della Cancelleria apostolica quando devesi non concederò alcuna cosa riohiesta. In questo caso del voto politico, por meglio spiogaro, a non
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Dizionario Moderno
Supplemento ai dizionari italiani
di Alfredo Panzini
Ulrico Hoepli Milano 1905
pagine 553 |
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Pagina (366/586)
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