Dizionario Moderno di Alfredo Panzini

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      Sac
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      SaiSacro Romano Impero: nome dato all'Impero d'occidente, ristabilito da Carlo Magno nell'Ottocento, indi all'Impero di Germania, che ne fa successore.
      Sadismo: varietà di pervertimento sessuale (opposto a masochismo) per cui l'uomo prova eccitamento e diletto nel seviziare e martoriare la donna. Tale parola, non ignota alla scienza medica, deriva dal francese. , Sadisme=forme de dé-pravation particulière et stupéfiante doni était atteint le marquis de Sade (1740-1814), autore di romanzi su la lussuria sanguinaria ; morto demente.
      Sage femme: fr., feaWee (mammana, comare).
      Saggio o tasso: sono voci che hanno lo stesso valore, e vogliono significare la misura percentuale dell'interesse e dello sconto. Avvertasi che la voce tasso è dal francese taux. In buon italiano, ragione.
      Sago o sagù: fecola che si ricava dal midollo di alcune palme e specialmente dal Sagus Raphia. Il sago del commercio è formato da granellini, duri, cornei, di sapor dolciastro. Gonfia nell'acqua calda e serve per minestra (a chi piace).
      Saignant: voce francese invece di sanguinante, detta delle carni ; il cui bello è che, tagliandole, gettino abbondante sugo nel piatto (come costolette, arrosti, etc.). È voce frequente, specie nel linguaggio dei cuochi e dei buongustai.
      Saint-Barthélemy (la): tanto nel senso storico della nota strage compiutasi in Parigi degli Ugonotti, per opera de' Cattolici (24 agosto 1572), come in senso figurato ed esteso, pare in certo ceto e in certe scritture più efficace o elegante che la notte di S. Bartolomeo.
      e a Dio chiede perdono Della notte di San Bartolomeo.
      Carducci, Qa Ira.
      Sainte-Nitouche: V. Santarellina.
      Sala di convegno: è detta la sala di ritrovo o di conversazione degli ufficiali.
      Salama: la salama di Ferrara: termine dialettale di specialità gastronomica di quella città, come la mortadella di Bologna, i cotechini di Cento, i salami di Felino, etc. La salama è un farcito delle più fini carni suine, con marsala e droghe:
      cuocesi con grande cura affinchè nel bollore non si apra, e più è vecchia, pili è pregiata. È cibo di forte sapore.
      Salamander: ted. salamandra, nome dato dagli studenti germanici (Salaman-derreiben) ad una loro cerimonia convivale per onorare altrui, propinando. Consiste nel levare ad ordinate riprese ed al comando di un anziano le tazze dopo averle strofinate e percosse : bevesi in un fiato. Tale costumanza risale al principio del secolo XIX. Il perchè del bizzarro nome non risulta manifesto.
      Salapuzio: latinismo rinnovato dal Carducci. Salaputiwn è denominazione di uomo piccolo, astioso, libidinosetto. (Catullo, 53, 5. Seneca, contr. 7, 4 (19), 7).
      Salasso : il nome di questo antico atto terapeutico, condannato dalla medicina moderna (oggi però in alcune infermità rimesso in onore), talora è usato per facile , familiare estensione, a significare sborso, spesa, diminuzione notevole e necessaria di quel sangue della vita sociale che è il denaro.
      Sale: per mare (lat. sai, gr. àXg), è antica voce disusata e poetica (l'alto sale, Dante Par. II) che la odierna scuola degli esteti ha rinnovato (d'Annunzio).
      Saliente: spiace ai puristi questo neol., tanto nel senso materiale di sporgente, rilevato, come nel senso morale di grave, importante, di gran rilievo, essendo traduzione del fr. saillant.
      Salizàda: voce veneziana, selciata, cioè strada lastricata. Tale voce vernacola, data a talune vie di Venezia, ebbe origine da qualche prima strada interna che fu lastricata, e da salizo = selciato, fu detta salizada. Cfr. per l'etimologia il francese chaussée.
      Salle-à-manger : questa locuzione francese per stanza da pranzo deve essere da assai tempo nell'uso familiare milanese. Sala a mansge registra il Cherubini, traducendo poi in un salotto da pranzarvi, quasi che stanza da pranzo o tinello gli paressero troppo poco toscani !
      Salmis: voce francese di incerta etimologia (V. lo Scheler), tradotta in salmi. Con tale nome si chiama una maniera speciale di cucinare in umido, specialmente


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Dizionario Moderno
Supplemento ai dizionari italiani
di Alfredo Panzini
Ulrico Hoepli Milano
1905 pagine 553

   

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