Dizionario Moderno di Alfredo Panzini
Sum
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Suptrasto la inflessibile legge con le necessarie accondiscendenze e transazioni, richieste dall'umanità e dalla vita. Trattasi di sentenza popolare, come dice Cicerone stesso nel riferirla, e le sue parole e la ragione per cui è riferita la sentenza, eccole : « Spesso si offende la giustizia anche per una cavillosa e troppo scaltra e maliziosa interpretazione del diritto, onde il comune proverbio: il sommo diritto è somma ingiustizia ». Cfr. altresì Terenzio, Heau-ton. IV, V, 45.
Summus moderator: moderator in latino vale, in senso pregnante, reggitore, governatore. Summus studiorum moderator talora è chiamato il Ministro della Publica Istruzione (non escluso un lieve senso faceto od ironico). Così si denominò il medico-latinista Guido Baccelli.
Sunt bona mixta malis: lat., le cose buone sono mescolate alle cattive. Il bene s'alterna col male.
Sunt lacrimae rerum et mentem mor-talia tangunt: famoso verso di Vergilio (Eneide, I, 462) v'è il dolore per le cose; esso tocca l'animo dei mortali. Comunemente si dice soltanto sunt lacrimae rerum, e a quel genitivo rerum si suole dare un senso soggettivo, quasi, animando la materia, si volesse dire: le cose hanno una loro tristezza. Errore di interpretazione e pur felice errore, e se Vergilio tornasse in vita loderebbe tale spirituale interpretazione, chechè ne pensi qualche gretto e pedante erudito. Confronta il simile caso in Vis comica.
Suonata: dicesi volgarmente e con intenzione di beffa prendere una suonata, o con forza esclamativa che suonata! per indicare impresa fallita, andata a male, per astuzia altrui, inettitudine o dabbenaggine propria, e per lo più dicesi di affari, quindi con sborso e perdita di danari. In quosto senso si dice anche suonato, familiarmente e con senso lepido, per battuto, sconfitto. Cfr. il verbo suonare nel senso di battere, corno è dotto nel noto proverbio dei pifferi di montagna che vennero per suonare e furono suonati (sonso ostoso dagli strumenti a percussione).
Suonatori! (buona notte): vaio faceta-
mente è finita, e si dice in vario senso nel linguaggio familiare (dal commiato ai suonatori dopo la festa).
Super aspidem et basiliscum: Salmo, XC, 13: «camminerai sopra l'aspide ed il basilisco e calpesterai il leone ed il drago ». Tale scritta vale ad indicare la protervia e la malvagità demoniaca o la prepotenza, domate e vinte. Così antiche scritture rappresentano il papa Alessandro III che calca la potenza del Barba-rossa.
Superbo : per bello, magnifico, ai più sospettosi puristi pare conforme all'uso del francese superbe. Certo superbo per assai bello è antica voce, ma certo è del pari che i puristi non hanno torto ove questo «superbo» sia riferito ad umili cose : una superba scatola, un paio superbo di scarpe, etc.
Superfetazione : come termine medico cioè nuova concezione nel corso di una gravidanza (super foetum), la voce giaceva da tempo nei nostri dizionari : ma nel nuovo senso, oggi più che abusato, di pleonasmo, superfluo, in di più etc., es. « questo capitolo non c'entra : è una superfetazione », è un influsso della voce superfétation, francese, oppure super fae-ta'tion, inglese.
Superiore: senza termine di paragone, cioè nel senso di grande, sommo, egregio, es. il tale è un ingegno superiore, è a ragione pei puristi il fr. supérieur. \ Essere superiore in vece di sdegnare, non curare è modo ripreso, ma dell'uso.
Superuomo: è voce tradotta dal tedesco Uebermensch, neologismo in cui si impernia la filosofia del grande od infelice Federico Nietzsche. (V. Nietzsehenismo). Il superuomo nel senso di quel ponsatore mirabile e folle, è l'uomo nascituro, che starà alle generazioni prosonti conio questo stanno al quadrumano. Loggi : Così parlò Zaratustra e Al di là del bene e del male. Quosta vooe, pur durando quol che durerà, ha sùbito acquistato una oorta popolarità, ma in senso di colia o di schorno, prima per designare i seguaoi o ostentatori dolla filosofia dol Nietzsoho, quindi qualunque porsona oho per sogni o parolo e abito ostenti di appartonoro ad altra
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Dizionario Moderno
Supplemento ai dizionari italiani
di Alfredo Panzini
Ulrico Hoepli Milano 1905
pagine 553 |
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Pagina (504/586)
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Cicerone Terenzio Heau-ton Ministro Publica Istruzione Guido Baccelli Vergilio Eneide Vergilio Vis Salmo Alessandro III Barba-rossa Essere Uebermensch Federico Nietzsche Zaratustra Nietzsoho Cfr Comunemente Cfr
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