Supplemento perenne alla Nuova Enciclopedia di

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      i ADRIATICO MAREtiare il cotone e le piante tintorie ed i semi oleosi come piante commerciali e per le coltimioni speciali tra cni quella dell'olivo dovrà essere colla massima cura trattata. Non domanderemo al mezzogiorno grandi industrie lincili tanto gli rimane da fare nella terra. Piuttosto dobbiamo agevolargli il modo di giovarsi per la sui produzione ora che ai tratta di costruirvi anche le strade della popolazione sovrab bondante nella regione alpina.
      Ij parte settentrionale é diversa nelle sne condizioni generali ; e deve quindi tenere altro modo per reagire sul mare. Ancbe qui come dovunque i monti e le acque hanno dato al paese la sua particolar fi bonomia e le attitudini economiche. Intendendo per parte settentrionale dell'Adriatico tutta quella che riceve le acque della grande valle del Po e delle valli alpine orientali noi consideriamo quella su cui dalle Romagne al Carso scola l'intero versante delle Alpi e il versante settentrionale degli Appennini. Questa regione ha fiumi di un corso relativamente lungo e perenni i piò e nella loro parte inferiore almeno navigabili assieme alle lagune ed a canali artificiali cbe talora li congiungono. Ciò che là ostacolo in questa regione al ritorno delle popolazioni d'una regione superiori: al mare è l'impaludamento della zona inferiore e submarina e la malsania che ne consegue. Ma tutto questo poteva resistere alla piceola agricoltura ed ai mezzi Individuali segnatamente quando i reggimenti stranieri e dispotici impedivano ogni genere di azione consociata. Tali condizioni sono felicemente mutale ed ora ci é libero di associare tutte le forze economiche ad iscopi di attivili comune. Ora quella stessa ragione che ci era di ostacolo deve esserci di ajuto se bene ne consideriamo l'economia generale e i mezzi cbe essa ci presenta. Segnatamente nella parte tra Mincio ed Isonzo ai può dire rhe si abbia da adoperare la stessa strategia applicabile del resto anche alla riva dritta del Po per tutto quello che riguarda la regione bassa Le valli alpine dedite alla pastorizia ed il pié di monti dove sboccano i fiumi e torrenti si prestano alle Industrie manifatturiere perchè hanno la popolazione e la forza gratuita dell'acqua e tutte le altre condizioni da ciò. Nel piò di monte nella regione delle colline e della pianura superiore é appropriata la coltivazione diligente Colla minuta proprietà e la piccola agricoltura. Ivi sono particolarmente i paesi delle vigne e dei gelseti. In usa zona piò bassa si può utilmente praticare estendendo d'assai l'irrigazione per darvi maggiore stabilità all'agricoltura. Nella inferiore e submarina cioè nella regione delle terre umide paludose lacustri si deve procedere con un aiitema ordinato di colatale di bonificazioni di prosciugamenti e di impianti mediante i contorni che vi applicheranno la grande coltura. Questa regione submarina è quella io cui si ò costantemente accumulata la fertilità portatavi dalle acque che scendono dai nostri monti; ma Utle fertilità é stata indarno per Unti secoli ed una parte di ossa va a seppellirsi nel fondo del mare. Se noi consideriamo che in antico le maggiori città erano nella regione submarina attraversata da grandi strade che mettevano in comunicazione Adria Aitino Opitergio Concordia Aquileja
      sicché la popolazione della regione superiore linde a discendere ed a guadagnare il mare. Questo movimento però sebbene non sia mai discontinuato procede lenlo ed impari all'urgenza del bisogno: e ciò avviene perché le forze individuali non bustino a produrre grandi effetti qnando si tratta di riconqoistire il dominio sulla natura in quei luoghi nei quali essa opera con mezzi potenti. Dobbiamo pensare che dalle valli di Comacchio alle lagune d'Aquileja scolano tulle le acque che scendono dal versante meridionale delle Alpi c tutte quelle del versante settentrionale degli Appennini che alcune delle correnti sono ancora indomate e le altre sanno toltrarsi sovente a tutte le arti dell'uomo. Adunque non si vinceranno e non si obbligheranno a lavorare per lui se non costituendo tra Home e fiume dei vasti consorzi! per l'ordinamento generale di queste acque ed enlro a qttesli. comprensivi di lutto il territorio degli altri per sfruttarne in determinalo modo una parte. In una parola la natura dove uni tulle le sue forze non si attacca che coi grandi mezzi ed unendo tutte le forze degli abitanti una data regione. Per unire poi little queste forze bisogna che lo scopo economico da raggiungersi sia il più vasto possibile ed il più largo di compensi per lutti.
      Quello che fu possibile ad altri deve sembrare possibilissimo a noi medesimi ; perciò crediamo possibile per le nostre Alpi una silvicoltura germanica una pastorìzia ed Industria svizzera un'opera di ristaurazione quale venne inpresa senza uscire dalle leggi del tornaconto dalla Francia un'irrigazione montana gii usata in alcune valli dell'Italia. Per il piedimonle e per la collina troviamo possibile ciò che 6 usalo come irrigazione ed industria in alcune valli del Piemonte come viticoltura nel Monferrato come agricoltura minuta in genere nella Ligoria e nel Lucchese. Per una parte della pianura crediamo possibile quella irrigazione.che. é usala eon tinto vantaggio dalla Lombardia. Per le terre basse poi intramezzate da fiumi da lagune da canali che convergono verso la curva marina di cui Venezia tiene il punto più enlro terra non soltanto non ci sembra impossibile ma ansi mollo piò facile un'agricoltura quale esisteill'Oiinda giacché le nostre condizioni naturali sono molto migliori. Un'agricoltura progredita a questo modo trattata in grande colle viste di un'industria commerciale quale si mostra appropriala in tutta la regione bassa apporterebbe per sé sola un ricco tributo al nostro centro marittimo principale ed alimenterebbe la piccola navigazione la quale a sua volta alimenta la grande.
      Ognuno può comprendere ebe se per il canale di Suez si avvieri una grande corrente commerciale* di navigazione i porti di Egitto e Malta acquisteranno una grande importanza come stazioni di approvvigionamento pei bastimenti. Ora per contribuire a tale approvvigionamento con loro vantaggio questa regione sarebbe la piò adatta ove fosse tutu redenti fino alla marina. Di piò essa avrebbe prodotti molti da apportare all'altra riva dell'Adriatico e segnatamente all'Istria.
      VI. Singolare importanza della regione veneta per l'A-
      dobbiamo confessare che dopo le irruzioni barbariche siamo dnoVenezia è il solo porto di qualche im-spinse le popolazioni ivi assise parte superiormente verso [portanza verso la parte estrema quella estrema costa del-i monti parte interiormente nelle isole. Di qui il divorzioj*l'Adriatico posseduta dall'Italia ed il auo porto può solo dal mare delle une la vita affatto marittima delle altre /lottare con gli altri dello slesso mare che piò non ci appar-povera dapprincipio ricca e aplendida dappoi svigorita da' tengono. Si arroge che le grandi strade internazionali dalla ultimo perché punto sjulata dalla terraferma. In tempi a noi parie orientale quella del Brennero "e l'altra da aprire alla recenti la coltivazione delle terre basse é d'assai progredita ' Pontebba mettono l Venezia Poche rrgioni hanno come ilCoogle


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Supplemento perenne alla Nuova Enciclopedia Popolare
Rivista annuale (1870-1871)
di
Utet
1872 pagine 743

   

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