Supplemento perenne alla Nuova Enciclopedia di
seALBUMINA
IV. Albumina itile uova dei pati. — Si propose
alcuniu persisteste; quindi si aggiunge ni numero pure decimai anni sono (S
Leuckl)
di estrarre l'albumina dalle unva dei proloclornro di ferro ebe basti per decolorare il liqudopesci si freschi che salati
di acqua dolce o marina. A tali scopo le uova lavate sono apremnte
ed il liquido abbandonato a ti lascia un sedimento che si separa pi-r decantazione e si evapora nel modo gii indicato. Pare che i risultali finora non furono quali si riprometteva l'autore
se dobbiamo riferirci al rapporto che venne fatto dalla Società industriale di Mulhouse.
V. Alterazioni e faltificatiom dell'albumina
— Le alterazioni dell'albumina possono dipendere da un difetto nella preparazione
ovvero da una cattiva conservazione della medesima che può essere in parte putrefatta
coagulata ed insolubile nell'acqua. Il prezzo piuttosto elevalo dell'albumina ha eccitato molte volle i fabbricanti o coloro ebe ne fanno commercio a mescolarvi altre sostanze albuminoidi
rome la caseina
la gelatina
il glutine
e materie gommose
come hi gomma arabica
la gomma adragante
e simili. Il modo piO semplice per conoscere la quantità di albumina coagulata o insolubile si è quello di trattarne una data quantità con acqua freddi o tiepida
e verificare poscia quanto rimane di residuo indisciolto
formato da albumina insolubile e da materie membranacee. Nella parte solubile insieme all'albumina solubile li può trovire della caseina e della gelatina. La prima i precipita con alcune gocce di acido acetico
ai lava il precipitato
si secca e si pesa. Il liquido filtrato può ancora con-
figura l.
decimale di silersa per ultimo poco a poco del permanganato in quantità aufficiente per avere il rosso nascente. La differenza Ira il volume di ferro e quello del permanganato impiegato per ultimo indicherà l'eccesso del permanganato aggiunto prima ; lo li sottrae per formare la soluzione normale. Conoscendo la quantità in albumina resle corrispondente al centimetro cnbo della soluzione titolata di permanganato
sarà poi agevole calcolare I* quintili dell'albumina commerciale da esaminare. Si paò partire da un'albumina tipo
eolla quale si prepara nna soluzione normale che contenga IO grammi di albumina per litro. Tale metodo darebbe Indicazioni fallaci quando si operasse su di un liquido albuminoso il quale oontenesse della gelatina e materie mncilaginose
Il saggio più conveniente per chi intende impiegarla per nsi industriali consiste nel fare su piccola scala quello che l'industriale eseguisce nella manifattura
vale a dire
conciar pelli
tingere stoffe
fissare colori
e paragonare poi i singoli risultati ottenni! nelle stesse circostanze. Cori
trattandosi di applicare l'albumina all'ispessimento ed alla fissazione delle materie coloranti
si scioglierà una quintilim
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r„w.i conosciuta dell'albumina da esaminare in un volume deter-tenere gelatina
gomma associata all'albumina. Quest'ultima1 minalo d'acqua (50 d'albumina per 100 d'acqua)
e in detta i separata scaldando per qualche tempo il liquido a + 70-. soluzione ai stemprerà la materia colorante
come verde di Qusndo se ne voglia determinare la quinlilà
si raccoglie su cromo
ossido di ferro
azzurro oltremarino
ecc.
nella prodi un filtro di peso conosciuto e tarato
si lascia sgocciolare
''porzione di 25 a 30 % di liquido. La stessa sperienza si prima con acqus
indi con alcoole e poi colf etera
ed farà con un'albumina pnra ebe sene come termine di psra-
infine seccala a 100* ii pesa. Sul liquido filtrato
dà cui si è separala l'albumina per ebollizione
si versa nna soluzione di tannino per precipitare la gelatina. Dopo aver lasciato per qualche tempo il liquido
si decanta sopra un feltro
su cui rimsue il composto di tannino * gelatina. Nella parte solubile si aggiunge alcoole concentralo ebe precipita le materie gommose. L'albumina può essere determinala con metodo volumetrico giovandosi della reazione ben nota del permanganato di potassa sulle materie organiche azotate
le quali in modo analogo ai sali di ferro al minimum deossidano il permanganato rosso e lo decolorano. Fondandosi sol fatto che un'albumina commerciale i tanto piò ricca di albumina reale
quanto pid * grande la quantità di permangansto decoloralo
il gnor Scherer Kestner propose il seguente procedimento per determinare quantitativamente l'albumina. Si pesano 5 gr. d'albumina da saggisre
si sciolgono nell'acqua acidulaia con poche goceie di acido acelieo e ai aggiunge nna quantità di acqua sufficiente per avere in tutto 500 centimetri cubi di liquido; se ne prendono 100 cent
cnbi e vi si aggiungono
10 gr. di acido solforico. É uopo avere due soluzioni oormsli
l'nna di protocloruro di ferro
l'altra di pennangansio di po tassa preparalo si fattamente che un volume della soluzione ferruginosa ne decolori uno della soluzione di permanganato.
Si prepara il protocloruro di ferro mettendo 2 gr. di ferro puro (come quello delle corde di pianoforte) in quantità d'acido cloridrico sufficiente per distoglierlo
e diluendo poscia
11 protocloruro formato con acqua (distillata e bollita di recente) per
vere in totale un litro di soluzione. Si prende per altra parte del pertranginilo di potassa sciolto in una certa quantità d'acqua per avere una soluzione corrispondente al sale di ferro. Col mezzo di una buretta o provino graduato (fig. 2) si verserà un numero decimale di cent
cubi di permanganato
per modo da comunicare una tinta rossagone. Si stampa il colore su di nn tessuto
stemperato eol-l'albumina
si secca all'aria a temperatura ordinaria e quindi ii tuffa nell'acqui bollente o
meglio
si espone all'azione de) vapor d'acqua in ebollizione
che coagula l'albumina
e pertanto fissa la materia colorante che vi si trova incorporata. Si lava nell'acqua
e dalla maggiore o minor aderenza
dall'intensità della tinta psragonsta ebe ha servito di confronto si giudicherà del valore dell'albumina esaminala. Vedremo piò innanzi come si possa eziandio fissare la sola ilbomina sulle stoffe per l'azione del vapore
e quindi corno la stoffa eosl preparala aia suscettibile di fissare pid o meno colore nei bagni di tinta
secondo che maggiora sarà stata la quantità di albumina solubile coagulata sul tessuto sottoposto "a vaporizzazione.
VI. Caniemsiona ieWalbumiltà. — In soluzione acquosa
come altre sostanze azotate
abbandonata a si in presenza dell'aria
e soprattutto nella stagione estiva
si pulrefà
a però non pnò più essere applicata come materia adesiva. Da issai tempo si pensò al modo di conservarla allo stato naturale
e se ne interessarono specialmente i fabbricanti di tele stampate che ai giovano di questa preziosa sostanza per fissare i colori coi melodi cosi detti di vaporizzazione e di ani-msluzazione. In generale
tutte le materie che impediscono la fermentazione o putrefazione
cosi dette antisettiche
sem-' pre quando non modificano la proprietà dell'albumina
ed in ispecie quella di e-.sere solubile nell'acque e di coagularsi per l'azione del calore
possono servire come agenti di conservazione; quindi gli olii essenzisli
l'essenza di trementina
la benzina
l'acido fenico
l'acido solforoso
i solfiti ed iposolfiti
l'acido arsenioso e gli arsenili alcalini
ti clorato di ammoniaca vennero successivamente proposti. Qualche millesimo di acido fenico e di benzina bastano per conservarla. Il solfito di soda già proposto dal Mosselmaa per conservare
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Leuckl Società Mulhouse Alterazioni Ira Indicazioni Qusndo Scherer Kestner Walbumiltà Mosselmaa Cori
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