Supplemento perenne alla Nuova Enciclopedia di
ALIZARINA ARTIFICIALE
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Malta
Spagna
Turchia e Belgio dì in totale legni 311 di 24
409 tonnellate. Dei 311 legni
205 con carico di tonn. 14
304
e 166 in zavorra di tonn. 10
045. In queste cifre la destinazione all'Italia è la prima ed entra per 265 legni di tonn. 10
874
vale a dire
156 legni carichi di 8966 tonn.
e 109 in zavorra di 1908 tonn. Vengono quindi le destinazioni all'Algeria con 48 legni e 3415 tonn.; alla Francia con 16 legni e 2465 tonn.; alla Spagna con 19 legni e 2124 tonnellate. Gli approdi dei legni italiani ai delti porti con provenienza dagli Slati predetti in tallo fnrono 376 con 23
556 tonn.; dei quali
326 carichi di tonn. 21
274
e 50 in zavorra di 2282 tonn. Dall'Italia parti il maggior numero di detti legni
che fu di 309 di tonn. 17
805 ; dei quali
280 carichi di 15
644 lonn.
e 29 in zavorra di tonn. 2161. Vengono qnindi le partenze dalla Francia
dall'Algeria
ecc. Dalle suesposte cifre apparisce che la bandiera nazionale italiana importa direttamente
dai varii porti dell'Italia
immigranti
formaggio
legnini secchi
farine
riso
frutta fresche
carni salate
grascie
pine biscotto
piste
carbone di legno
stoviglie
reti da pesca
foglii di granone
articoli di ginestra
legnimi per botti
milioni e quadrelli inverniciati. Risulta inoltre che i bastimenti nazionali importano nella colonia cereali dal Mar Nero e dal Levante
carboni fossili dall'Inghilterra e dalla Francia
come pure legnami da Trieste e Finale
ma la nostra marinerìa carica queste merci per conto altrui
mentre trasporta per conto proprio quelle indicale pii) sopra.
L'esportazione della colonia non è il certo imporlinte
e ben tenue o quisi nnlla è la parte che vi prende la nostra bandiera; negli anni pari in cui il raccolto dei cereali è abbondante
molte sono le navi italiane che vengono a caricarne nei porti di Bona e di Pbilippeville per l'Italia meridionale. Le relazioni eommvciili adunque dell'Italia coll'Algeria non sarebbero al certo rilevanti
se si dovesse giudicare soltanto dalla navigazione
sii diretta che indiretta. Ma l'Italia
olire alla corrente continua di emigrazione
ha qui interesse principiassimo
quello della pesca del corallo (a cui aggiunge» quella delle tardine
sorta da poco tempo)
fatta esclusivamente da Napolitani ed anche da quilche Genovese
e ci fornisca un temenzajo di bnoni mirimi rolli alle fatiche ed agli esercizii del mire. Lungamente venne discorso delle presenti condizioni di tale industria e dei pericoli che corre
in varii tcriui stati pubblicali negli inni addietro nel Bollettino con solare e in numerosissimi rapporti del Coniolito
e di ultimo in due officii stati mandati al Ministero in data 11 e 25 aprile 1870. Il cabottiggio inoltre lungo le coste della colonia A Tatto intieramente di pilroni e marinai italiani
i quali compongono quasi tutti gli equipaggi dei battelli Trancesi che ne hanno il monopolio. Crediamo che non ai possa mollo sperare di veder aumentato il commercio d'importaiione e di esportazione e la navigazione Tri l'Italia e l'Algeria
giacchi ambedue i temtorii avendo in gran parte gli stessi prodotti
hanno pochi elementi di scambio
e le merci manufatturate che qui si consumano
vengono tutte comperale in Francia e trasportate da battelli a vapore francesi. Ma si potnnno favorire e sviluppare i soli veri ed importanti interessi che ibbiimo nell'Algeria
col dar opera
mediante leggi e privilegi speciali
che non ci sfogga il monopolio della pesca del > conilo
e coH'ottenere dalla Francia la liberti del cabottag-gio. Allora soltanto noi avremo qoi nna colonia fiorente ed attiva
la quale rimarrà italiani ed iffezionali alla madre patria
non ottante tutte le lusinghe dell'Amministrazione coloniale.
ALIZARINA ARTIFICIALE (cAim. few.). - Sottoponendo »
peculiari reazioni nno fra gli idrocarburi di più densa molecola che si ricavano dalla distillazione del catrame di litantrace
l'antracene cioè
i chimici Graebe e Lieberminn ottennero
nel 1869
nm specie chimica
identici e per atomica ; composizione e pe" tnoi caratteri alla principale fra le materie 'coloranti della garanza
l'alizarina.
Il procedimento dei summenlovali chimici comprende tro distinte operazioni :
1° Trasformazione dell'antricene C'Ml» in ossianlrlcene
0 intrichinone C^ll'O1.
2° Preparazione del derivato broraico Cll'Br'O».
3° Trasformazione di questo derivato bromieo in alizarina C"ll'0t.
Trarformazione dell'antracene in anlrachinone. — Tale metamorfosi succede quando li Tanno reagire a caldo sopra
1 parie di miricene 2 p. di bicromito di potassio colla occorrente quantità di acido solforico.
Si genera ancora l'anlrachinone quando si acalda 1 parte di antricene con 2 p. di bicromato di potassio e 50 di acido acetico cristallizzabile
tino a totale riduzione della materia ossidante
ovvero quando si iggiungi id 1 parte di antra-cene
misto ad acido icetico
1 p. di icido nitrico ; tale aggiunta vuol esser Titta a goccia a goccia; la reazione si manifesta a 80* circa. Qualunque sia il metodo ugnilo
l'antracene ti trasforma in musa solida di color bruno
la quale costituisce l'antrachinone.
Preparazione del derivalo bromieo. — Si può ottenere tal derivato sia riscaldando per dieci ore consecutive da 80 a 130" 1 molecola di intrichinone con 2 molecole di bromo
sia ficendo reagire a freddo 8 equivalenti di bromo «opra 1 equivalente di antracene
in guisa da produrre it corpo C"ll*Br*
il quile
trattalo colla potassa alcoolica
perde 2BrlI e si trasformi in Cll'Br* ; quett'ultimo prodotto
ossidato allora o coll'icido nitrico o col dieromito potassico
somministra II corpo C
4HtBr
0«.
Tratformazione del derivato bromieo in alizarina.— Allorquindo si scaldi il corpo C'Il'Br'O» con uni soluzione concentratissima di potassi a temperatura di 180 i 260*
li missi si colora in izznrro di più in più intenso. Quando il coloramento siasi fatto stazionario
la reazione è compiuta ed altro non rimane che decomporre l'alizaralo alcalino con un acido per mettere l'alizarina in libertà.
Identici risultati ottennero gli autori operando lui derivato dorico invece del bromieo.
Se non cbe il metodo ora diseritto
qnantunque importantissimo dil punto di visti scientifico pel fitto solo della produzione dell'alizarina artificiale
eri incora troppo «implicito ne'tuoi particolari e troppo costoso per li natura delle sostante impiegate
perché ti potesse considerare immediatamente utile; ma l'inconveniente fu ben presto riparato e nel giro di pochi mesi i chimici trovarono il modo di convertire l'antracene in alizarina per mezzo di reazioni molto più focili ed economiche che non fosse li primi dagli scopritori proposta.
Graebe
Liebermann e Caro al composto bromato o clorito che adoperavano dapprima per prepirare l'alizarina artificialmente sostituirono l'acido solfoconjugato dell'antracene.
Perkin invece utilizza allo stesso scopo la miteni colorante da esso ottenuta scaldando con loda o potassa il prodotto solnbile nell'acqua che si forma trattando a caldo l'os-santricene con acido solforico.
Bromier e Gutikow hanno preso un brevetto per nn loro speciale procedimento
col quale parrebbe ti possa adoperare l'asfalto per la produzione dell'alizarina. Infine taluni fabbri-
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