Supplemento perenne alla Nuova Enciclopedia di
d e i primi di aprile
a slaccare ed abbrunile fiorìfere seccale dei proprii peri e meli e dell'antimonio ne siano ascile
onde sal-e conseguentemente la raccolta dei (rutti
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gli ultimi di mi eia re tulle le y avanti che le I; vare la fioritui per gli anni av«
APICULTORI UKHtYVI (xvi congkksso degli) l.lor teient. conlemp.). — 11 signor Michele Ralsamo Cnveili n< distese una ben condotta relazione
che leviamo dall'/ndii-Urlale italiano (attimo periodico di Forlì). e regaliamo alquanto compendiata ai nostri lettori.
Il grande progredire che fece in Alemagna l'apicoltura de-vesi
sema meno
agli sludii che quivi si fanno
di cui soni organi la Colletto delle Api (Die Bienemeitung)
compilata in Eiebstàdt
ed il Congresso generale apistico ambulante chi annualmente si aduna. La Ganetta delle Api conta di gii venticinque anni di vita
e sembra quasi incredibile come un insetto cosi dappoco abbia potuto fornire tanta materia per nn quarto di secolo
e come sia ancora piena di vita
sicché ai hanno fondate speranze che continuerà con lode e soddisfazione ad appagare i tuoi numerosi lettori. Essa non é la sola gazzetta apistica che vede la luce nella Germania
mi hawenc varie dettate con buon intendimento; poiché alle volte si diano specilli casi dipendenti da locali condizioni
quindi torna bene che liano avvertili. Di apistici congressi generali ambulanti
tenuti sino oggigiorno
se ne annoverano sedici ; ed è Indevotissimo il sistema del cambio d'ogni anno di sede ; cosi viene possibilmente facilitato ai aingoii apicoltori di potervi intervenire. Avvengono pure nel corso dell'anno pai ziili congressi presso le varie associazioni apistiche
in ci i loro componenti scambievolmente si consigliano e si pai tecipano quanto a loro si possa essere presentalo nella pr; tica : anche questi parziali congressi cambiano
con grande vantaggio dell'agricoltura
ogni inno di sede.
Il xvt Congresso generile ambulante degli apicultori alemanni
che si tenne in Norimberga nei giorni 14
15 e 16 del settembre 1870
fu oltre modo numeroso
componendo; di 430 membri rappresentali dai diversi ceti della società aicché eravi lo scienziato e il semplice pratico
il togato i il milite
il secolare e il ministro di vario culto
il commerciante e l'operajo
il cittadino e il contadino. Sessantotto degli intervenuti rappresentavano virii governi e società apistiche ed igrarie. Durante il Congresso si festeggiò il 25' anno di esistenza della Calzetta delle Api
e furono tributate le ben meritate lodi
in particolare allo Schmid
prefetto del seminario di Eichstàdt. Si proposero dipoi varii quesiti a discutere
fri'quali il primo: Qual valore ha l'incroàa-mem'o dtUe api italiane
egizie
corniole e delle hrugkier
colle tedesche
per ottenere una razza speciale da coltivare? Sulle prime chi si assunse di svolgere lale quesito spiegò li differenza che avvi In le varietà. come sarebbero tulle li dette api e la razza speciale. Parlò appresso dei diversi in crociamenti esperimentali
cioè dell'ape italiani colla tede sca
di ambedue colla egiziana e di altri incrociamenti colle dette varietà
a conchiuse com l'italiana si ottiene un individue dall'italiana. Essere as l'ape italiana colla egi dolce
l'altra focosa
l'er espei rale di una razza che sì proci turale del fuco o ape maschii questo si deve una parlicolarAPICOLTORI ALEMANNI (XVI CONGRESSO DEGLI)
indo l'egiziana col-o che difficilmente si distingui veniente l'iucrociamento dei-essendo la prima di carattere conoscersi che il natu-a di produrre deriva dal na-
talché negt'incrociamenti a enra. Il Crivelli asserisce l'Ita-
lia non aver bisogno d'incrociamcnti con altre varietà di ap per ottenere una special razza
poiché possiede l'ape giallo-dorata
tenuta in gran pregio ovunque l'insetto si coltivi. Siliipoi
api. qui
addebitaillorchè nella primavera nascono gli apicini
che ndo avessero scarsa provvisione e la stagione fosse ancora in ritardo co'suoi doni
non manchi il cibo
acciò ne abbiano quanto basti per dar loro
e cosi vengano alla luce api robuste.
Venne poi discusso il secondo quesito: Qxaii tono i principali svantaggi della pura rana d'api italiane e chs non ri ponno rimuoveret Tali svantaggi sarebbero: 1° ti cambiare troppo spesso di ape regina : fuvvi chi osservò come in un al-nel corso di un'estate
eransene cambiate persino tre ; ie una popolazione d'api italiane propenda a costruire celle da fuchi o api maschi
non solo negli sciami anteriori e posteriori
ma persino nelle propagini o sciami artificiali con giovani api regine
nello stesso primo anno del loro essere
il cbe è assii svantaggioso; fatto che non nell'ape tedesca; 3°lo svantaggio maggiore che all'ape italiana è di avere nella primavera scarsa popolazione in confronto di altro raize. Quanto risguardi il primo punto
lo svmtiggio che ha l'ape italiana sulle altre varietà sarebbe il cambio sovente dell'ape madre
il che si fonda su particolari circostanze. Allorché si dà a una popolazione
ignorisi che di lei sia avvenuto. Può aver ricevuta uni lesione
e se non subito
in conseguenza può morire. Non é poi normale lo spesso cambio dell'ape regina
ben inteso allorché le popolazioni non vengono apesso disturbate
come molli hanno il mal vezzo. 11 cambio dellape madre può aver luogo allorché
per ottenere una maggior quantità di miele
li si imprigioni; mi su 10
tneise in libertà
9 soccombono
oppure vengono storpiate. Torni meglio
in til caso
orbare li popolazione dell'ape madre. Si ammette poi cerne le api madri o regine non raggiungano l'età della razza nera. Mi plausibile non solo anzi vantaggiosa si é la cagione
perché sono oltremodo feconde. Esse nel breve periodo di loro vita depongono tante nova che altre in piò anni
e ciò non può ridondare che di vantaggio.
SI vuole che l'ape italiana valga meno di altre varietà nei paesi di precoce vegetazione. Questo per l'appunto è vanlag-perehè circoscrive la deposizione delle ova
e sebbene sia il pascolo
colma piò che può le celle di prodotto
da lasciar poco spazio all'ape regina di deporre ova ; all'in-ntro gli alveari tedeschi proseguono a deporre
e nell'au-nno
se va fallito il raccolto dell'esule avanzalo
sono ben imerosi di popolazione
ma poveri di provvigioni. Sarebbe ir troppo da desiderarsi che l'ape italiana fosse meno solerte nel raccogliere i prodotti pei domestico andamento della famiglia. che perciò sovente va alla malora. Se durante un tempo cattivo appare un gradito raggio di sole
di subito l'ape italiana sen vola e ben di raro fa rilorno. Le api italiane sono si diligenti nel raccogliere
che coll'orologio alla mano fa comprovato
a cento loro voli
l'ape tedesca non ne fa che la metà
essendo quelle o pari o persino piò deboli in popo-ine. L'ape italiana nell'esule
mezz'ora prima del sole
è già reduce dai campi carica di palline
mentre nel silenzio ila tuttavia l'alveare tedesco
e solo incomincia la di lui ipe a far capolino fuori dell'alveare allorché allo è il sole
al contrario avviene di sera ; l'alveare tedesco fa presto notte
l'iuliano tardi
ed il moto continua.
In terzo luogo si propose il quesito: Secondo quoti prin-ci/ni si devono coltivare le opi? Lo scioglimento di tale que-to poco dissona dal primo
vale a dire: di procurare coll'in-ociamento di ottenere speciali nzze
come fecero gl'Inglesi cogli animali di ordine superiore
cavalli
bovi
majali
cani e simili. Chi lo svolse solo non concorda con colui che trattò il primo
perché questo opini come il naturale di un incro-
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