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L' origine dei fenomeni vulcanici non è conosciuta, perchè non sappiamo come sia costituito 1' interno della Terra. Il solo fatto accertato è che — oltrepassando un primo strato della crosta terrestre in cui la temperatura si mantiene pressoché eguale alla media esterna — si trova, via via che si scende, una temperatura sempre più elevata. (>> L' aumento dèi calore è in ragione di 1° per ogni 35 metri circa: ammesso che sia costante, a 35-70 chilometri di profondità la temperatura salirebbe a 1000°-2000° centigradi. Ciò ha indotto alcuni ad immaginare il nu'cleo 0 interno della Terra come una specie di oceano formato da materie allo slato fluido-incandescente e a credere che da questo iniìnenso focolaio comune provengano le materie fuse eruttate dai vulcani. Oggi però la maggioranza degli scienziati, riconosciuta la diversa costituzione delle lave emesse da vulcani anche vicini,) ritiene che esse provengano da bacini o focolai vulcanici distinti, di origine non ben conosciuta, interclusi nella crosta terrestre. Alla forza espansiva dei vapori e dei gas che vi si producono per infiltrazioni di acque sotterranee pare sia principalmente dovuta la fuoruscita violenta delle sostanze eruttive. •
Fenomeni vulcanici secondari sono le fumarole o emanazioni di gas e vapori (es. la solfatara di Pozzuoli presso Napoli), i geyser [pron. gdiser] o getti intermittenti di acqua bollente, numerosi specialmente nell'Islanda.
Terremoti. — I terremoti sono movimenti improvvisi (scosse) d'una parte più o meno estesa della superficie terrestre.
Se il movimento si propaga orizzontalmente, la scossa si dice ondulatoria, se in direzione verticale sussultoria. Le scosse possono avere diversa intensità: talune sono leggerissime, altre invece sono forti e talvolta disastrose. É ancora vivo il ricordo del terremoto Calabro-siculo (1908) e degli altri più recenti di Avezzano (1915) e del Mugello (1918).
I terremoti, quando sono molto forti, oltre al crollo delle case,, possono anche produrre frane, crepacci nel suolo e modificare il corso delle acque (apparizione e scomparsa di sorgenti). Talvolta il movimento dalla terra si propaga al' mare che con onda altissima invade il litorale, arrecando danni rilevanti alle città costiere (maremoto).
W Questo calore interno in generale si spiega data V origine stellare del nostro-pianeta. Secondo l'ipotesi del Laplace [pron. laplds], celebre astronomo francese [1749-1827], la Terra in tempi remotissimi era un astro allo stato fluido-incandescente. Raffreddandosi a poco a poco, si formò all' esterno la crosta solida su cui abitiamo : ma 1' interno si mantiene ancora a temperatura elevatissima.
(2) Le più profonde perforazioni eseguite dall'uomo nella terraferma superano, appena i 2200 metri.