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Nella zona delle nevi persistenti la neve, trasportata dal vento, o rotolando jn valanghe giù per i ripidi declivii della montagna, si accumula negli avvallamenti e forma estesi campi di neve (nevai) ove, ammassandosi e comprimendosi, si trasforma in ghiaccio. Dai nevai hanno origine i ghiacciai, che sono veri fiumi di ghiaccio, i quali scendono con movimento lentissimo. La parte anteriore o fronte de) ghiacciaio, trovando nella discesa temperatura sempre più elevata, si fonde e dà origine a corsi d'acqua perenni. I detriti rocciosi (chiamati morene) che il ghiacciaio trasporta nella discesa, accumulandosi a valle, formano spesso delle alture, dette moréniche.
Fig. 41. Un iceberg o montagna di ghiaccio galleggiante.
Dagl'immensi ghiacciai, che coprono le terre polari e scendono fino al mare, si staccano enormi massi di ghiaccio cui si dà il nome di icebergs (1>, che, trasportati dalle correnti in mari meno freddi, lentamente si sciolgono. « Nel nostro emisfero queste montagne di ghiaccio galleggianti s' incontrano specialmente nella part»- settentrionale dell' Oceano Atlantico e proprio sulla via più frequentata de' mondo quella che unisce l'Europa a Nuova York : la maggior parte proviene dai ghiacciai della Groenlandia. Vi sono icebergs enormi i quali emergono 70-80 metri dal livello del mare, mentre la parte che sta sott' acqua può essere anche otto volte maggiore : possono quindi costituire, specialmente nei giorni di fitta nebbia, un grave pericolo per la navigazione marittima».
(1) 11 vocabolo inglese iceberg [pron. disbergh] significa montagna di ghiaccio.