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Enciclopedia Dantesca
Volume III - Vocabolario-Concordanza
Giovanni Andrea Scartazzini
Ulrico Hepli Milano, 1905, pagine 667

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   IX
   farmene '. H fanciullo cosi fece, ma solo i tardi ozi forzati, per via di quel calligrafo manesco, lo richiamarono alla lettura del libro; nella quale presto s'infervorò tanto da non trovar pace finché non ebbe una vita del Poeta, che fu il volume del Balbo, e un commento del poema, che fu quello del Biagioli. Di qui innanzi, cioè di verso il 1860 (secondo il cenno di lui nella prefazione al Paradiso), egli vide il suo cammino negli studi tracciato, né l'abbandonò più se non di rado e solo per brevi tratti; il che gli avvenne durante la sua lunga residenza a Soglio, fra il 1875 e il 1884, per ragioni pubbliche e letterarie, sulle quali basti una fuggevole notizia.
   Da Soglio, di là dal Mera, lo Scartazzini aveva e vedeva troppo presso la sua natale Bondo per resistere alla tentazione di molestare alquanto i conterranei : vecchie e nuove questioni amministrative gliene porsero frequenti occasioni ; più nobili, però, quanto men locali, generosi, anzi, quanto più virulenti, furono i suoi sdegni, contro i miserabili frodatori della ricchezza comune e della pubblica fede, nel celebre processo di Stabio (v. Ber IStabio-Prozess, Zurigo, 1880). A queste cause, che per brevi intervalli distolsero il cittadino dagli studi danteschi, s'aggiunsero le ben diverse onde l'attività di lui si raccolse anzitutto su questioni religiose e storiche (v. IStreit-blatter zum Frieden ; Theologisch-religiòse Krisis in der Ber-nischen Eirche, e Giordano Bruno ein Blutzeuge des Wissens, Biel, 1866-'67), poi su' commenti alle opere del Tasso {La. Gerusalemme liberata, riveduta nel testo e corredata di note critiche, ecc., 1871 e 2a ediz. 1883) e del Petrarca (Il Canzoniere, riveduto nel testo e commentato, 1883), per la « Biblioteca d'autori italiani » presso il Brockhaus di Lipsia. Anche un lavoro di lunga lena sul Galilei era quasi