16 A. fi. WALLACE
civili, la massa implicitamente accettava la credenza di una vita futura e di un principio spirituale nell'uomo. Oggigiorno i più illuminati pensatori respingono co-testa credenza come destituita di prove, e la dicono inammissibile e perfino inconcepibile.
Ma, se una parte considerevole delle classi intelligenti e laboriose adottò invece la contraria dottrina, a che si deve il successo di coteste idee che diconsi positive?
La fede in una vita futura ebbe forse origine e fondamento nella fede all'esistenza e all'apparizione sulla terra, in date epoche, di esseri spirituali o di anime di morti; poi ancora in tanti fenomeni ben noti di fantasmi, visioni, avvertimenti, predizioni, ecc. Prevalevano queste credenze quasi universalmente due secoli fa, poi . di botto si affievolirono. I sapienti odierni, in genere, le tengono per favole o superstizione, e tanto riuscirono a diffondere le loro teorie negative, che molti non tollerano nemmeno che la questione sia discussa! Respingendo la possibilità dei fenomeni, considerano ogni credenza simigliarne come un indizio d'ignoranza e di degradante superstizione.