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A. fi. WALLACE
ligenti videro che la maggior parte delle credenze comuni erano certamente false ; e da ciò, con troppa precipitazione, inferirono che in quelle idee esaltate non c'era ombra di vero.
Su quell'orgia di atrocità si leva intanto il sole della scienza moderna con la sua luce abbagliante. Galileo e Keplero, Har-vey e Bacone, Newton e Bayle, studiavano i fenomeni dell'universo materiale, mentre che Berkeley e Descartes gettavano i fondamenti della filosofia scettica. Lo spirito umano era sottratto a quelle orrende superstizioni e condotto a contemplare la natura e l'anima: da quel momento, la magia e fede nella immortalità dell'anima furono insieme bandite come indegne superstizioni.
Nella sua importante Storia del razionalismo in Europa, Lecky dice che il mutamento di opinioni non fu già effetto di evidenza o di logica bensì di sentimento e d' istinto : egli ammette che i fatti e i ragionamenti erano egualmente
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in favore di quelli che sostenevano la realtà dei fenomeni di magia. I più insigni scienziati del tempo, Glanvil, Enrico More, Roberto Bayle: tutti i magistrati d'Inghilterra, non escluso lord Hale, per-