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A. fi. WALLACE
ma son sempre in qualche lingua conosciuta.
Supporre che una classe di esseri inferiori si sia così assimilate tutte le forme degli idiomi dei popoli civili, sarebbe grossolanamente assurdo.
In quanto all'identità, abbondanti sono le prove. Citerò uno o due casi, prendendoli dalle mie esperienze personali o da quelle di amici che direttamente me le riferirono.
Il notissimo signor Blaud di Washington teneva frequenti sedute con una signora, una amica personale, e non già medio di mestiere o pagato. Per mezza di lei otteneva spesso delle comunicazioni da sua madre. Nulla sapeva delle fotografìe spiritiche, ma una volta sua madre, per bocca del medio, gli disse che' se voleva andare da un qualunque fotografo di Cincinnati, ella avrebbe tentato di apparirgli accanto sulla negativa. Blaud uscì col medio, e tutti e due se n'and^p rono dal primo fotografo capitato e dissero di volersi fare il ritratto.
Posarono insieme, e quando la fotografia sviluppò l'immagine, disse il fotografo che la prova era venuta male, perchè èi presentavano sulla negativa tre figure in-