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A. E. WALLACE
la comunicazione seguente: Io sono Guglielmo Martin, scrivo invece di Guglielmo Wallace, il quale vi si manifesterà, potendo, in altra occasione. Certo come sono che nessuno nell'Est sapesse il nome di mio fratello e i suoi rapporti col Martin, mi parve questa una prova luminosa di identità.
Di fatti simiglianti si potrebbero empir dei volumi; eppure ci sono alcuni che, sfiorato appena l'argomento, ci oppongono: 'Sì, possono i fatti esser veri, ma non sono certamente prodotti dagli spiriti dei morti, perchè ciò sarebbe assurdo. „ Io ribatto: 'Perchè assurdo?,, E non ho mai avuto una risposta ragionevole nè mi è mai riuscito di trovare dove sia l'assurdo.
Chiamerò ora la vostra attenzione su qualcuno degli insegnamenti storici e morali dello Spiritualismo, dato che esso sia la verità. A me sembra non poco importante, se lo Spiritismo accetti come storici molti fatti riguardati dai dotti come imposture o illusioni. Lo Spiritismo può considerare il gran filosofo greco, Socrate, come un uomo sano e il suo demone come un essere spirituale intelligente o come un angelo custode. L'antispirista deve ere-