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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   10 moti apparenti del sole
   Anno tropico è il tempo che impiega il Sole a compiere un giro intero lungo l'Eclittica. Esso è misurato da 365, 2422 giorni solari medi, cioè da 365 giorni più una frazione alquanto minore di i/i (0,25) di giorno.
   Per gli usi civili l'anno dev'essere contato a giorni intieri, (anno civile) e si comprende la necessità di valutarlo in alcuni anni di 365, in altri di 366 giorni solari. Se la frazione da aggiungersi a 365 giorni per ottenere l'anno tropico fosse esattamente di un quarto di giorno, basterebbe assumere su ogni quattro anni un solo di 366 giorni, e infatti Giulio Cesare (47 a. C.), volendo sistemare il calendario di Numa, reso assai irregolare per modificazioni successive, introdusse un anno bisestile di 366 dopo ogni 3 di 365 giorni (Calendario Giuliano). Con questa regola, adottata anche dalla Chiesa pel calendario cristiano, in cui gli anni si contarono dalla nascita di Cristo, tutti gli anni il cui numero è divisibile per quattro erano bisestili. Senonchè la piccola differenza (0,2500 — 0,2422 == 0,078) della frazione di giorno, trascurata, produceva col passare dei secoli, errori notevoli, cioè notevoli spostamenti nelle date di fenomeni astronomici periodicamente ricorrenti. Cosi nel 1582 d'equinozio di Primavera, che dal Consiglio di Nicea del 325 era stato fissato al 21 marzo, era disceso all'I 1 marzo. Perciò il Papa Gregorio XIII, volendo che l'equinozio si mantenesse sempre al 21 marzo deliberò che si saltassero anzitutto 10 giorni, col chiamare 15 ottobre il giorno successivo al 4 ottobre 1582, e che poi su ogni quattro anni secolari (1690, 1700, 1800. .. ecc.), uno non fosse bisestile (Calendario Gregoriano). La correzione non è ancora perfetta : lo sarebbe se la durata dell'anno tropico fosse di 465,2425; ma l'errore è tanto piccolo, che porterà lo spostamento di un giorno solo in 3320 anni. Il Calendario Gregoriano è adottato da tutti i popoli civili : ora anche dalla Russia, che fino alla rivoluzione aveva mantenuto il Giuliano.
   Il cerchio dell'Eclittica attraversa una zona di cielo lungo ' la quale sono distribuite dodici costellazioni, dette dello Zodiaco, presso a poco equidistanti. Ai tempi dell'Astronomia greca quello dei punti d'intersezione dell'eclittica coll'equatore in cui il sole ascende dal cielo australe al cielo boreale (Nodo ascendente), e che corrisponde all'equinozio di primavera, coincideva colla costellazione dell'Ariete, e si chiamò per questo Punto d'Ariete: il cerchio era diviso, a partire da questo, in 12 parti eguali, essendo ogni parte nominata dalla costellazione corrispondente : il solstizio d'estate corrispondeva all'ingresso del sole nella costellazione del Cancro, quello d'inverno all'ingresso nella costellazione del Capricorno.
   Attualmente i punti, o segni dello Zodiaco, pur conservando i nomi delle costellazioni, non coincidono più con esse, perchè la sfera celeste, compie, oltre la rotazione diurna, attorno all'asse polare, una lenta rotazione da ovest ad est in 25800 anni attorno all'asse dall'eclittica, per effetto dalla quale il Punto d'Ariete (Nodo Ascendente) sull'eclittica appare spostarsi in senso da est ad ovest. Questo movimento apparente del cielo, già scoperto da Ipparco, fu perciò chiamato Precessione degli Equinozi.