movimenti reali DELLA terra 19
ticà attorno al Sole. Per questo movimento si spiega rchè il giorno solare sia più lungo del giorno sidereo. La Terra infatti nella durata di una rotazione si sposta; un meridiano, che all'inizio di una rotazione passava pel centro del Sole, (mezzogiorno vero) non è più dopo la rotazione diretto al Sole, perchè il Sole è una stella relativamente molto vicina (150 milioni di chilometri), ma deve compiere ancóra una piccola frazione di giro per rimettersi nella direzione del centro solare (fig. 9).
Poiché l'orbita terrestre è un'ellisse, per la 2.a legge di Keplero (Legge delle Aree) la terra non la percorre con moto uniforme, ma, quando è più vicina al sole percorre in un giorno sidereo un arco maggiore che quando è più lontana, e quindi la piccola frazione di giro che il meridiano deve compiere in più per rimettersi nella direzione del Sole sarà maggiore nel primo caso che nel secondo: massima in vicinanza del punto più vicino (Perielio), minima nel punto più lontano (Afèlio).
Così si spiega completamente la variabilità del giorno solare, che, con analoghe ineguaglianze nel moto apparente dei pianeti, era stato un problema quasi insolubile per la schematica astronomia antica fondata sulla simmetria circolare. Si era dovuto ricorrere a ipotesi suppletive, che rompevano la simmetria stessa, come a quella che le orbite apparenti non avessero il centro esattamente nella Terra, ma fossero leggermente scentrate.
Mezzogiorno vero in un punto è l'istante del passaggio del centro del Sole al meridiano del punto, e tutti i punti di uno stesso meridiano hanno mezzogiorno vero nello stesso istante. Ma le necessità [della vita civile hanno imposto la introduzione del tempo medio: quelle della vita nazionale la introduzione di un mezzogiorno unico ossia di un'ora unica per ciascuna nazione, che era l'ora di Roma (Monte Mario) per l'Italia, di Parigi per la Francia, di Greemvich per l'Inghilterra, ecc.; quelle degli scambi internazionali imposero finalmente la necessità di stabilire un'ora unica per tutte quelle nazioni, per le quali il tempo nazionale differiva di frazioni d'ora. Per convenzioni internazionali del 1908 si fissò
Fig. 9. — Giorno sidereo e giorno solare. Il meridiano DD diretto in un dato mezzogiorno al sole e ad una stella, dopo una rotazione, essendosi la terra spostata, mira ancora alla stella lontanissima, non più al sole molto più vicino.