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Geografia e Geologia

L. De Marchi
Francesco Vallardi Milano, 1929, pagine 436

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a cura di Federico Adamoli

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   movimenti reali della terra 20
   che avessero ora eguale tutti i paesi situati in un fuso sferico limitato da due meridiani comprendenti un angolo di 15°. Naturalmente invece di seguire esattamente i meridiani limiti si seguirono i contini nazionali dove questi ne esorbitavano. Cosi si divise la superficie terrestre in 24 fusi orari, per ciascuno dei quali l'ora è quella del meridiano centrale, e poiché ogni fuso è percorso dal moto diurno apparente del sole in un'ora, la differenza di tempo fra due fusi contigui è di un'ora intera. Come primo fuso si assunse quello che ha per meridiano centrale il meridiano di Greenwich: esso comprende la Gran Bretagna coll'Irlanda, la Francia, la Spagna e l'Africa occidentale. Il primo degli undici fusi ad est (fuso dell'Europa centrale) comprende la Scandinavia, la Germania, la Polonia, la Cecoslovacchia, l'Ungheria, l'Austria, la Svizzera e l'Italia ed è in anticipo di un'ora; il secondo, terzo, ecc., rispettivamente di 2 ore, 3 ore, ecc. Gli undici fusi ad ovest sono in ritardo sull'ora di Greenwich di altrettante ore rispettivamente. Nel 12° fuso che ha per meridiano centrale il meridiano 180° (antimeridiano di Greenwich) abbiamo quindi un anticipo di 12 ore se vi arriviamo in direzione ovest-est, un ritardo di 12 ore se vi arriviamo in direzione est-ovest, avendosi nel primo caso la mezzanotte seguente, nel secondo caso la mezzanotte antecedente, quando è mezzogiorno a Greenwich. La data sull'antimeridiano è quindi diversa secondo la parte dalla quale vi si arriva: attraversandolo da ovest ad est si rientra nel giorno precedente, attraversandolo da est ad ovest si salta alla stessa ora del giorno seguente. Una nave che lo attraversa nel primo senso, avendo fino allora contati i giorni secondo l'alternarsi di luce ed oscurità, deve ripetere la data, cioè contare due giorni sucéessivi come uno stesso giorno: se lo attraversa in senso opposto deve saTtuv&un giorno. Anche qui, come per i fusi orari, poiché il 180° meridiano~attraversa paesi e gruppi di isole appartenenti a nazioni diverse, si è convenuta internazionalmente una linea di cambiamento dì data, che non coincide con quel meridiano se non nel tratto da 48° Lat. Nord a 5» Lat. Sud e oltre il 51°30' Lat. Sud fino al polo australe, mentre nei tratti intermedi gira, passando per lo stretto di Behring, attorno alle Aleutine, e fra 15.° 30 e 51°. 30° Lat. Sud segue invece il meridiano 172°. 40' ad est di Greenwich.
   L'inclinazione dell'asse terrestre sull'eclittica e la rivoluzione della Terra attorno al Sole spiegano, più naturalmente che nella teoria della Terra ferma, l'alternarsi delle stagioni. Durante la rivoluzione l'asse terrestre conserva invariata (salvo il movimento periodico di precessione, di cui si darà più avanti la spiegazione, ed altre piccole perturbazioni) la sua direzione nello spazio, e quindi, se in una parte dell'orbita rivolge al sole il polo nord, in altra parte rivolge al sole il polo sud, e solo in due punti intermedi i due poli sono equidistanti dal sole essendo l'asse terrestre perpendicolare al raggio vettore Sole-Terra e quindi alla direzione dei raggi solari.