84
GLI ULTRA
gnoranza, mena la medesima vita priva d'ogni dignità, d'ogni agiatezza, vede sempre intorno-a sè la medesima devoluta selvatichezza. Egli è libero in vero da ciò ch'ei chiama il giogo delle civili istituzioni, ma è avvinto in altre e ben peggiori catene. La stessa privazione di un governo civile, regolare, ordinato è per sè, una catena ; imperocché, mancando ogni protezione alla proprietà ed all'esercizio delle facoltà, diviene impossibile ogni industria, ogni commercio, ogni profìcua attività e per conseguenza ogni progresso intellettuale, morale e materiale. Ora, chi dice libertà dice progresso, e senza progresso ben può un popolo a-vere il nome ma non la sostanza e lo spirito della vera libertà.
E la distruzione della vera libertà, che non e e non può essere che la libertà ordinata e temperata è appunto la mira degli Ultra, di questi architetti della rovina, come li chiama, con antitesi calzante, il grande statista a-mericano Daniele Webster. Si, è loro mira incessante proclamare ai quattro venti che lo ultimo grande esperimento del governo rappresentativo è fallito in Italia, per poter poi fra le orgie e i saturnali della repubblica democratico-socialista, vale a dire del Caos, ce-j lebrare le esequie della libertà costituzionale