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Governi e partiti al principio del nuovo secolo

Gustavo Strafforello
Niccolò Giannotta Editore Catania, 1902, pagine 268

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   PARLAMENTARISMO
   ni improvvise e inconsulte, l'ingerenza abusiva dei deputati nell'amministrazione, i dibattimenti confusi e troppo prolungati, le interpellanze intempestive sulla politica estera, le coalizioni dei varii gruppi dell' opposizione, l'ostruzionismo, ecc.
   Ma il difetto più grave del parlamentarismo sta appunto nel parlare soverchio, e nel credere che chi sa parlar bene debba anche saper ben governare.
   Il celebre storico e statista, Lord Marcanlay, osserva a questo proposito:
   Si può possedere in sommo grado l'arte della parola e non aver nè giudizio, nè coraggio, ne attitudine a conoscere i segni de' tempi e i caratteri degli uomini, nessuna cognizione dei principii di legislazione e di economia politica, nessuna capacità per ben dirigere la diplomazia e la guerra. Può accadere che quelle qualità dell oratore, che seducono tanto chi ascolta, sieno incompatibili con quelle che rendono atto a far fronte, con prontezza e risolutezza, a circostanze gravi ed imprev-viste. In un emergente pericoloso, certi uomini di Stato, dotati di un'eloquenza mirabile, tro-verannosi inferiori di gran lunga ad un Crorn-vvell, che diceva delle sciocchezze, o ad un Guglielmo il Taciturno, che non diceva nulla J