che la facoltà di far grazia e di conferire o-noritìcenze.
Uno dei peggiori inconvenienti del regime parlamentare—osserva ancora il Laveleye è il cambiamento troppo frequente dei ministeri. E impossibile trovare ogni anno un nuovo personale capace per le varie amministrazioni. Se si affida un portafoglio ad un uomo competente egli può appena mettersi a giorno degli affari del suo ministero che già dee lasciarlo.
Un disegno continuato, un indirizzo persistente è impossibile ed è nullameno indispensabile per certi servizi pubblici, quali sarebbero l'insegnamento, l'esercito e la marina „.
Vero è però che i ministri sanno prendere le loro opportune precauzioni per ovviare a questa frequenza di cambiamenti ministeriali e per rimanere al potere. Non ha egli il mestolo in mano? Non dispone egli dei fondi segreti e dei fondi dei rettili? Non ha segretariati, prefetture, impieghi, promozioni,-onorificenze, promesse di un saggio in Senato. strade ferrate e cento altre illecebre e lusinghe a sua disposizione? E la rara avis incorruttibilità non si è ella estinta con Robespierre?
Ogni ministero è necessariamente una lega— un partito — ed un partito regolarmente