Stai consultando: 'Governi e partiti al principio del nuovo secolo ', Gustavo Strafforello

   

Pagina (109/278)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (109/278)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Governi e partiti al principio del nuovo secolo

Gustavo Strafforello
Niccolò Giannotta Editore Catania, 1902, pagine 268

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   102
   PARLAMENTARISMO
   lissìma in forza di quell'antico e sempre nuovo assioma: Tot capita tot sententiae.
   E anche questo non veggiam noi tuttodì nel governo parlamentare d'Italia?
   L'arguto e mordace Swift definì i partiti d'opposizione la follia di molti a profitto di pochi & il gran Burke invece un corpo d'uomini uniti per promuovere concordemente l'interesse nazionale sopra qualche principio particolare in cui sono tutti d'accordo. E affare del filosofo speculativo segnare i limiti propri! di governo; ed è affare del politico, che è il filosofo in azione, trovare i mezzi proprii a cotesto fine ed adoperarli efficacemente.
   Può egli darsi clamore più volgare ed insensato di quello di coloro che tacciano di cacciatori di portafogli gli uomini innalzati al potere dal trionfo dei loro principii? Può egli esservi cosa più assurda che combattere un ministero e cercar la sua caduta per mero piacere di abbatterlo senza porne un altro al suo posto?
   La formazione di un ministero su principii più puri, composto d'uomini più meritevoli di fiducia è l'unico scopo legittimo d'ogni opposizione costituzionale. Chiunque entra in ufficio su questo principio si comporta da vero-patriota. Quegli soltanto può esser accusato di