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Governi e partiti al principio del nuovo secolo

Gustavo Strafforello
Niccolò Giannotta Editore Catania, 1902, pagine 268

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

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   PARLAMENTARISMO
   in parlamento, e che salgono oggimai a Dio sa quante centinaia di migliaia. Pia lo Stato è corrotto più moltiplicatisi le leggi f Corrupta respublica, plìirimae leges) dice Tacito e il Machiavello: Dove ima cosa per se senza la legge opera bene, non è necessaria la legge..
   Ben disse quel profondo pensatore tedesco. Luigi Bornc : Se la Natura avesse tante leg-\ gi come lo Stato, Dio stesso non potrebbe governarla.
   Schiccherar leggi, leggine e regolamenti, che le imbrogliano o le infirmano, è il divertimento cotidiano dei Parlamenti, immemori che la tirannia più esosa ed intollerabile è la tirannia della legge larvata di giustizia.
   Il legislatore più famoso dell'antichità, quel Solone che fondò il governo costituzionale col-l'assemblea popolare e il senato, resse Atene con una cinquantina di leggi, e Pitagora sentenziò: Tosto che gli uomini hanno bisogno di leggi, noti sono piti degni della libertà!
   Citerò, conchiudendo, quel noto detto che in Inghilterra, il Parlamento può tutto, salvo che cambiare un uomo in donna e viceversa. Questo, che pare un elogio, è la condanna della strapotenza del Parlamentarismo, che distrugge l'equilibrio dei poteri indispensabili nelle monarchie costituzionali o temperate.