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RE. NAZIONI
lesansi nella sua corrispondenza privata la quale dimostra che i suoi moventi segreti erano l'amor della gloria, l'ambizione e il desiderio di adoperare 1* esercito e il tesoro lasciatigli dal padre
Non è soltanto perché i monarchi non provano i patimenti e i danni cagionati ai popoli dalla guerra che le relazioni internazionali sono mal sicure nelle loro mani; egli è anche perche gli interessi dei monarchi e delle nazioni sono opposti in simil materia. Lasciando da banda l'orgoglio personale, l'ambizione e la sete di conquista, è spesso interesse degli imperatori e dei re far guerra per un di-versivo, per uscir d'imbarazzo all'intorno, per comprimere lo spirito di libertà, divertire i mali umori ed impedire le rivoluzioni, come vuoisi sia stato il caso con Napoleone lil quando dichiarò stolidamente guerra alla Prussia. Per la stessa ragione è sempre loro interesse alimentare tradizioni di gloria militare, d'ingrandimenti territoriali, e di mantener grossi eserciti pronti e desiderosi di far guerra.
Non è esagerazione affermare che. eccettuato la nostra per l'indipendenza e l'unità delia-patria, non vi fu guerra nazionale in Europa dopo che incominciò a parzialmente incivilirsi—vale a dire dopo le Crociate. Le guerre at-