Stai consultando: 'Governi e partiti al principio del nuovo secolo ', Gustavo Strafforello

   

Pagina (272/278)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina      Pagina


Pagina (272/278)       Pagina_Precedente Pagina_Successiva Indice Copertina




Governi e partiti al principio del nuovo secolo

Gustavo Strafforello
Niccolò Giannotta Editore Catania, 1902, pagine 268

Digitalizzazione OCR e Pubblicazione
a cura di Federico Adamoli

Aderisci al progetto!

   
[Home Page]




[ Testo della pagina elaborato con OCR ]

   265 AFORISMI POLITICI
   
   una pace armata che e ali umanità ciò che 1' avoltoio era a Prometeo, otto o dieci miliardi di lire spese ogni anno per farsi paura a vicende, fortezze natanti che costano venti o trentra milioni ciascuna, sono imprese che non possono tentarsi senza smungere dai popoli tesori incalcolabilmente più grandi di quelli che abbiano sciupati i conquistatori e i despoti delle età che chiamiamo barbare. E sono imprese che se, in lungo di esistere trionfanti e di svolgersi senza contrasto nel mondo della realtà, fossero concepite nella mente di un sognatore, meriterebbero a questo il titolo di utopista più forsennato di quelli che sono mandati a Numea e a Caienna o nelle miniere della Siberia.
   Si fa oggidì un gran parlare delle leggi sociali. Ma in verità il migliore e il più efficace modo di alleviare le sofferenze del povero e di innalzarlo nella scala sociale sarebbe quello di mitigare il sistema tributario. Se la terra non dovesse balzelli che assorbono il terzo della rendita e più, se alla ricchezza mobiliare non s'imponesse il sacrifìcio del 13, 20 per cento, se non vi fossero prodotti coloniali sui quali il fìsco preleva il doppio e il triplo del loro valore, se il popolo potesse consumare più pane, più carne, più vino, più