La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
2-1 maggio 1915—Così, solo dopo la mezzanotte del 23 l'Italia si considera in stato di guerra coll'Impero Austro-Ungarico.
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Prima di chiudere questi brevi, ma indispensabili cenni preliminari e passare alla narrazione dei fatti palpitanti che condussero gl'italiani alla grande vittoria, è bene far notare che la sola dichiarazione di neutralità dell'Italia salvò, si può ben dire, la Francia e permise poi all'Intesa quelle operazioni militari che mutarono allora le sorti della guerra. Infatti quando il governo di Parigi ebbe la formale assicurazione che l'Italia non avrebbe mai preso le armi contro i fratelli francesi, potè tranquillamente togliere dal confine della Savoia gli ottocentomila uomini che vi teneva pronti a difendere le frontiere di Francia da un probabile attacco dei nostri, mandarli contro le armate tedesche che invaso già il Belgio, penetrate in territorio francese, marciavano a grandi tappe verso Parigi ed arrestare la fatale marcia nemica sul fiume Marna che divenne storico appunto per la grande battaglia ivi combattuta dal fi al 10 settembre 1914, vinta dal generale .Toffre comandante supremo dell'esercito francese, vittoria che a detta degl'imparziali salvò Parigi e per conseguenza la Francia.
Ciò dimostra che nel gesto compiuto dall'Italia non c'era solamente ed esclusivamente l'intenzione di liberare le Terre Irredente a cui da tanto tempo aspirava, ma che coerente alle sue storiche tradizioni di civiltà impugnava la sua spada per difendere accanto agli aggrediti dalla furia barbarica e prepotente dei tedeschi quei sacri ideali di libertà e di giustizia pei quali più tardi anche gli Stati Uniti dovevano scendere in campo a fianco degli Alleati.
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