La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
SETTEMBREIl 4 settembre nella Zona del Tonale, nell'alto Corde-vole e in Valle Cengia cade fitta e precoce la neve, ma le azioni dei nostri continuano ininterrottamente.
Il 5 uno dei due idrovolanti nemici che lanciano bombe sulla laguna veneta, colpito dalle nostre artiglierie aeree affonda e due ufficiali sono fatti prigionieri.
L'8 i nostri avanzano offensivamente in tutta la zona del Passo di Monte Croce di Comelico.
Il 14 un aeroplano austriaco camuffato coi colori italiani getta quattro bombe su Venezia.
Il 19 la nostra fanteria occupa tutto il bosco detto Ferro di Cavallo nella zona del Monte San Michele.
11 24 si occupa Monte Coston sull'altipiano a nordovest di Arsiero.
Il 25 gli alpini espugnano la vetta Sulden Spitze alta 3376 metri.
Il 28 nel porto di Brindisi alle 8 del mattino in seguito ad un'esplosione della Santa Barbara prodotta da un incendio la corazzata Benedetto Brin si sommerge in gran parte. Le vittime sono numerose; fra queste il contrammiraglio Rubin de Cervin.
OTTOBREIl 9 ottobre una squadriglia di 14 aeroplani nostri bombarda il quartier generale di un alto comando austriaco in Kostanjevica, gli accampamenti nemici di Oppachiasella e la stazione ferroviaria di Nabresina.
Il 17 i nostri espugnano la forte e munita posizione di Pregasina un punto avanzato del gruppo fortificato di Riva, nell'aspra zona montuosa ad occidente del Garda.
Il 20 viene espugnata Cima Palone in Valle Giudica-ria; gli alpini raggiungono il picco Lagazuoi.
Il 21 anche Monte Melino in Valle Giudicaria e il Monte Setole in Valle Sugana vengono occupati dai nostri.
Il 22 la nostra offensiva lungo la frontiera del Ti-rolo-Trentino si propaga e si estende su tutta la fronte sino al mare. Si occupa la Conca Bezzecca e lo storico villaggio.
Il 23 si espugna Monte Nodic completando il dominio sulla Valle di Ledro e si progredisce verso San Martino del Carso.
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