La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
Presso l'isolotto di Gando al sud dell'isola di Candia un sommergibile austriaco affonda il piroscafo Bosnia della Società Italiana dei servizi marittimi. Passeggeri ed equipaggio sono salvi.
Il 14 Verona è bombardata da tre aeroplani nemici che fanno 60 vittime e il 15 è Brescia che viene nuovamente attaccata.
Nei giorni che seguono si accentuano i duelli d'artiglieria lungo tutto il fronte e specialmente nella zona di Gorizia dove i nostri il 21 mettono in fuga il nemico a Islavia e sulle alture della strada da San Floriano a Gorizia, occupando le trincee che trovano piene di cadaveri.
Il 23 si raggiunge e si mantiene la cresta sulla collina del Calvario ad occidente di Gorizia e si espugna un forte trinceramento presso la Chiesa di San Martino del Carso.
Continuano attivissime ed efficaci le escursioni aeree dei nostri velivoli su posizioni militari nemiche, mentre gli avviatori nemici si accaniscono sempre più a gettar bombe stalle nostre città indifese.
DICEMBREIl 3 dicembre un nostro reparto alpino scala con l'aiuto di corde un ripido roccioso costone a nord-est di Pre, caccia il nemico ed occupa saldamente la posizione.
Il 15 il nostro governo annuncia ufficialmente che forti contingenti di truppe italiane sono sbarcate in Albania in perfetto ordine.
La neve, le tormente, le piogge rallentano nei giorni seguenti le azioni di guerra che però non cessano mai e che continuano a dare soddisfacenti risultati mettendo in rilievo sempre più l'alto spirito e la resistenza meravigliosa del nostro soldato.
Il 29 un esploratore e cinque cacciatorpediniere nemici tentavano di bombardare il porto di Durazzo. Attaccate dalle nostre navi e da quelle alleate che cooperano con noi nell'Adriatico furono affondati i due cacciatorpediniere Triplav e TÀka ed un aeroplano. Nessun danno ai nostri.
Il 30 un sommergibile nemico silura ed affonda nel Mediterraneo il grande transatlantico Persia della Compagnia Peninsulare Italiana. Annegano 335 persone fra cui un co asole americano, donne e bimbi.
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