La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

Pagina (54/519)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

      III.
      Sulla linea del fuoco — Lo stoicismo e il buon mnore dei nostri soldati — Fraternità coi superiori — Le armi nuove e le armi vecchie della nuova guerra — La baionetta — I gas asfissianti — In trincea — A cento passi dal nemico — La messa al campo.
      I nostri soldati sulla linea del fuoco diedero subito prova di sangue freddo, di cuore agguerrito, di coraggio e all'occorrenza di iniziativa personale.
      Altro è parlar di guerra restando a casa, altro è il trovarsi a contatto col nemico mentre infuria uno spaventoso duello di artiglieria che prepara il terreno all'avanzata delle truppe e che trasforma il campo d'azione in una vera bolgia infernale. La potenzialità raggiunta dalle artiglierie in questa guerra, il perfezionamento delle armi, i mezzi distruttivi che piovono da ogni parte, anche dal cielo, le insidie inventate dal nemico il quale le impiegò tutte anche le più selvaggie per raggiungere il suo scopo e fra queste insidie vanno annoverati i famosi gas asfissianti, le pallottole esplodenti, le mazze ferrate i di cui micidiali effetti uniti ad altre slealtà ed a continue violazioni di leggi internazionali andremo man mano annotando nel corso della nostra narrazione, tutte queste cose esigono nel soldato che le affronta una tempra d'uomo superiore che sappia guardare severamente in faccia la morte e che in mezzo alla strage, all'acre odore della polvere, dei gas metifìci, del sangue non perda la testa.
      I nostri queste esenziali qualità dimostrarono di possederle in sommo grado. Fra le altre ragioni fìsiche e morali che concorrevano a far di essi degli autentici eredi degli antichi romani ve ne era una fortissima: la convinzione assoluta nella bontà della causa dell'ideale per cui si battevano ; la certezza che i supremi interessi della Patria richiedevano questo sacrificio e che la vittoria sarebbe arrisa alle nostre armi impugnate per un principio di giustizia e di libertà. E il soldato italiano, emanazione del popolo più libero e più amante di giustizia del mondo, trovatosi finalmente a tu per tu coll'austriaco, instintivamente odiato per tradizioni, per eredità di sangue, imparato a maggiormente, odiare per la sua sistematica e feroce politica di oppres
      — 54 —


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina  Immagine

   

La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

Pagina (54/519)






Patria Fra