La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      volevano lasciare in mano all'austriaco ; quanti ufficiali contraccambiarono con pari eroismo l'affetto, la devozione dei loro subalterni.
      Abbiamo detto che da ambo le parti le ricerche degli studiosi per inventare nuovi mezzi di distruzione avevano dato ottimi risultati. Gli avversari poterono così disporre di parecchi ordigni micidiali che apparsi su di un campo e sull'altro produssero sempre in gran parte gli effetti voluti senza però raggiungere quell'efficacia nella quale anche i tecnici avevano sperato e appunto per la quale avevano troppo facilmente profetizzato che la guerra sarebbe finita in sei mesi, non potendo nessuno dei contendenti resistere a lungo all'urto di così formidabili preparativi guerreschi.
      Nessuno nei giorni che precedettero il conflitto a-vrebbe immaginato che sarebbe non solo tornata in voga, ma divenuta il più importante elemento di successo un'arma ormai dispregiata che si credeva di scarsa utilità nei combattimenti moderni : la baionetta. Invece quest'arma subito e largamente impiegata dai nostri, in mano ai bersaglieri, alla fanteria fece miracoli.
      Lo svolgimento delle operazioni militari resero subito indispensabili i trinceramenti. Occupata una posizione la si trincerava e in quella trincea, specie di fossa scavata nel terreno, lunga spesso parecchi metri i soldati potevano calare sino a livello della terra. Le sponde venivano riparate dai colpi nemici generalmente con sacchi di sabbia. Là dentro il soldato si fortificava a seconda della importanza del luogo e del tempo in cui vi avrebbe dovuto rimanere. Si costruiva dei ricoveri, quando poteva : vi mangiava, vi dormiva, vi passava insomma alle volte delle giornate, alle volte delle settimane, alle volte dei mesi, come vedremo in seguito, e allora la trincea diventava come la casa, la si forniva di certe comodità, relative sempre, la si murava, la si metteva in condizione di resistere agli assalti degli avversari.
      Ma nei primi giorni queste trincee furono tutte provvisorie; costruite in tutta fretta servirono a preparare ora per ora la vittoriosa avanzata. Al momento stabilito un ordine secco e i bersaglieri o la fanteria saltavano fuori dal trinceramento colla baionetta in-nastata e al grido di Savoia si slanciavano di corsa
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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