La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
gati che non ebbero rimorso alcuno d'impugnare le armi contro i fratelli.
In mezzo a questa falange di vinti, i nostri hanno trovato anche dei soldati russi che gli austriaci avevano catturato in Galizia e che, colmo di ferocia, mandarono alla fronte italiana a combattere e a costruire trincee contro di noi. Essi hanno narrato le torture a cui furono sottoposti quelli che si rifiutavano di ubbidire a questi ordini che erano un'infame violazione d'ogni diritto di guerra: digiuno per tre o quattro giorni, percosse, rimanere coi piedi legati e con i polsi incrociati dietro la schiena sospesi ad un palo sino allo sfinimento, fucilazione.
Del resto le barbarie degli austriaci non si limitarono a questo soltanto.
Una signorina russa di nascita, figlia però di un garibaldino, appartenente alla Croce Rossa, in una lettera riferì un triste racconto. Sulla strada di Domeg-ge nelle Dolomiti un giorno incontrò una vecchia sul cui volto emaciato erano impressi i segni di immense sofferenze. Malgrado l'abito lacero traspariva da tutto il suo insieme una certa eleganza. La signorina volle interrogarla ed ecco cosa rispose la misera donna: Non sono in cerca di carità; io cerco la pace, la pace eterna che Iddio volle pei miei tre figli fucilati al fronte in un solo abbraccio, tutti e tre, perchè italiani, vittime dello stesso amore per l'Italia. Io sono nata a Vienna, ma mio padre era romano, il conte Bernardi, e mia madre era di Palermo; i miei tre figliuoli nacquero a Riva di Trento.... Internati in fortezza, vennero poi inviati al fuoco contro gl'italiani Per non essere costretti ad ammazzare o farsi ammazzare da uomini del proprio sangue essi si accordarono allora per fuggire e tentarono di raggiungere le nostre •file. Ma sono stati sorpresi dagli austriaci. Non c'era più scampo; vennero fucilati al campo come tre cani e sono caduti abbracciati."
Altro metodo sleale e infame degli austriaci fu quello di sparare coi fucili e coi cannoni sulle ambulanze. Un orrendo episodio del genere è questo : Una notte alcuni dei nostri caddero presso le trincee nemiche, mentre tagliavano i reticolati. Un medico della Croce Rossa e alcuni portaferiti alla mattina si erano recati sul posto per raccogliere i feriti. Gli austriaci contro gli accordi presi, uscirono dalle trincee, piom-
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