La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini
te si accinse a riattraversare la zona battuta da una valanga di piombo. Una pallottola di shrapnel lo colpì alla spina dorsale. Nessuno s'avvide dapprima di lui : dopo due ore, cessato l'intenso fuoco, i suoi lamenti attirarono l'attenzione. Fu trasportato ad un ospedale in istato non disperato. Le sue mani stringevano un brano di carta sul quale aveva scritto tre volte : Dite al mio generale che io muoio contento...
Nel periodo di operazioni che va dal giugno al dicembre del 1916 cadevano anche gloriosamente meritandosi la medaglia d'oro, il generale Marcello Presti-nari, il generale Eugenio Di Maria, il generale Francesco Luigi Berardi, il colonnello Arturo Cassoli, il colonnello Edoardo Suarez, il colonnello Achille Sten-nio, il colonnello Carlo Giordana, il tenente colonnello Luigi Piglione, il maggiore Faliero Vezzano, il maggiore Carlo Camozzini, i capitani Carlo Bazzi, Mario Musso, Pier Antoni Gregorutti, i sottotenenti Guido Brunner, Vincenzo Geraci, Gaetano Alberti, Alberto Verdinois, Mario Giurati, il soldato Raffaele Per-TOtelli, l'aspirante ufficiale Pietro Marrocco.
Anche il giovanissimo cappellano militare don Annibale Carletti da Motta Baluffi (Cremona) fu decorato colla medaglia d'oro perchè dal giorno in cui si presentò al reggimento con opera attiva ed intelligente seppe ispirare, in tutti i militari, i più elevati sentimenti di fede, di dovere e di amor patrio, dando anche in azioni militari, costante prova di coraggio personale e sprezzo del pericolo. In vari combattimenti, sempre primo dove più intensa infuriava la lotta, incurante dei gravi pericoli a cui era esposto, incitava i soldati a compiere lino all'ultimo il loro dovere, mostrandosi anche instancabile nel raccogliere e curare i feriti. Ben due volte, sulla Costa Violina, 15-17 maggio e Passo del Buole, 30 maggio 1916, riunì militari dispersi, rimasti privi di ufficiali e approfittando dell'ascendente che aveva saputo acquistarsi tra i soldati li riordinò e li condusse all'assalto. Intimatogli dal nemico la resa, vi si rifiutò risolutamente, ordinando e dirigendo il fuoco contro le forze preponderanti dell'avversario, al quale inflisse gravi perdite.
La legione di questi eroi, pochissimi dei quali sono vivi, è infinita. Di molti di essi dovremo occuparci in seguito, ma di quanti saremo costretti a tacere, di quanti non potremo dare che il nome. Non basterebbero in-
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Marcello Presti-nari Eugenio Di Maria Francesco Luigi Berardi Arturo Cassoli Edoardo Suarez Achille Sten-nio Carlo Giordana Luigi Piglione Faliero Vezzano Carlo Camozzini Carlo Bazzi Mario Musso Pier Antoni Gregorutti Guido Brunner Vincenzo Geraci Gaetano Alberti Alberto Verdinois Mario Giurati Raffaele Per-TOtelli Pietro Marrocco Annibale Carletti Motta Baluffi Cremona Costa Violina Passo Buole
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