La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919 di Paolo Pallavicini

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      E Natale venne. L'inverno aumentava per la popolazione le già numerose sofferenze della guerra per la mancanza di carbone. Tutte le classi sociali in generale provarono le torture del freddo. I vecchi e i bambini specialmente sentirono maggiormente le conseguenze di questo stato di cose e le malattie dilagarono con un'intensità impressionante e la mortalità crebbe quotidianamente. A questa mancanza di carbone di cui si faceva colpa all'Inghilterra e alla Francia, le quali avendone promesso larghe spedizioni sufficienti ai bisogni non solo delle operazioni belliche, ma anche della popolazione, ne mandavano invece in proporzioni irrisorie, quando ne mandavano, si aggiungeva un'altra mancan za : quella dei generi alimentari di prima necessità. L'istituzione del commissariato dei consumi che si era assunta il grave incarico di regolare la distribuzione dei viveri, malgrado la buona volontà, i decreti, le requisizioni dei grani, delle farine, i razionamenti della carne, del pane, dello zucchero ed una sequela di altri provvedimenti del genere non ottenne gli effetti sperati per inesperienza, per l'abuso di certe classi e di certi speculatori, ma sopratutto perchè le enormi necessità i della guerra che, mentre consumava, assorbiva, distruggeva tutto, ben poco consentiva di produrre, non potevano essere sopperite coi soli mezzi di cui si disponeva e bisognava quindi rassegnarsi ad ogni sorta di priva- ; zioni.
      E il popolo d'Italia avrebbe subito, come in fondo subiva, non con gioia, ma certo con rassegnazione l'anormale stato di cose colle sue dolorose conseguenze se a queste ragioni di indole materiale non se ne fossero in seguito aggiunte diverse di indole morale che abilmente sfruttate dagli irriducibili avversari della guerra e dall'esercito di spie che infestava il Paese cominciarono quell'opera cosidetta di disfattismo per taluni inconsciamente criminale, per altri diabolicamente calcolata, che mirava ad eliminare l'Italia dal conflitto in modo disastroso, fatale, disonorevole e che a questo scopo dedicava potenti risorse d'ingegno e sopratutto di denaro.
      Nel periodo delle feste natalizie, che i nostri soldati trascorsero col consueto stoicismo, dividendo, fra una fucilata e l'altra, quello che le famiglie e il cuore di tutta la nazione avevano mandato alla fronte per ren-
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La Guerra Italo-Austriaca 1915-1919
di Paolo Pallavicini
Società Libraria Italiana New York
1919 pagine 519

   

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